L'Aquila, confort solo nella case post-sismaconsegnate da Berlusconi in diretta tvLa protesta: "Perché questa discriminazione?"

Quando furono consegnati c'era tutto: mobili nuovi, frigoriferi pieni di cibo e persino gli asciugamani scelti in prima persona da Berlusconi. Ora i confort sono scomparsi e un nuovo assegnatario si rivolge a un avvocato per una diffida: "Perché questa differenza?". Gli uffici rispondono picche: "Non ci sono le scorte, la Protezione civile è andata via senza lasciare i kit"

L'AQUILA. In principio furono gli asciugamani e le lenzuola scelti da Berlusconi in persona. Fu così per chi ebbe l'alloggio antisismico, chiavi in mano, nell'era Bertolaso e della diretta tv col premier a capotavola. Poi, niente più. Sfollato non trova il kit bagno e diffida il Comune.

LA DENUNCIA. Tutto inizia da una lettera. «Caro sindaco», questi, in soldoni, i termini della richiesta, «visto che gli altri sfollati come me hanno avuto tutto, oltre alla casa, tanto da non dover comprare nemmeno l'apriscatole, adesso questo kit che mi manca me lo devi dare tu». Una lettera dai toni formali, tutt'altro che concilianti e amichevoli. Tanto che la sua redazione è stata affidata, da uno sfollato che risiede temporaneamente all'interno di un alloggio antisismico, a un avvocato tra i più in vista del foro aquilano.

Insomma, nella missiva, si diffida formalmente il Comune affinché provveda, entro il più breve tempo possibile, a reperire quello che era previsto nella dotazione originaria di quegli appartamenti che vennero consegnati dal premier in persona in una delle numerose visite compiute nel post-terremoto in città. Per capirsi, sono quegli alloggi coi frigoriferi pieni di roba, i dolci, lo spumante in frigo e quello che fu infelicemente chiamato «kit di sopravvivenza». Visto che chi è scampato al sisma e ha avuto la casa distrutta è un sopravvissuto. Per davvero.

LA RISPOSTA. La lettera è una delle tante doglianze che arrivano al servizio assistenza alla popolazione della struttura per la gestione dell'emergenza, il parafulmine di tutti i guai legati all'emergenza casa che, a due anni dal terremoto, non è ancora conclusa. Anzi, per certi versi, si sta aggravando. La struttura ha risposto allo sfollato che non esistono scorte dello stesso tipo di quelle impiegate nella dotazione iniziale degli appartamenti provvisori. La Protezione civile non ha lasciato scorte. Quindi, la richiesta di ottenere lo stesso equipaggiamento trovato all'interno dei primi alloggi assegnati in ordine di tempo è stata considerata irricevibile. Attorno alla dotazione degli appartamenti del progetto Case sono nate anche vicende che hanno dell'incredibile.

LA SCHEDA. Cucina componibile completa di base e pensili, tavolo, sedia. Eppoi ancora mobile soggiorno, divano letto 2 posti, tavolino, letto matrimoniale completo di guanciali e materasso, letto singolo completo di guanciale e materasso, comodino 2 cassetti, armadio guardaroba, attaccapanni con specchio, libreria con ante a giorno, sedia scrivania, divano 2 posti, scrivania. Quindi, specchio a parete bagno, mobile bagno, set accessori bagno, televisore, lavatrice, lavastoviglie, forno elettrico, frigorifero congelatore, cassettone 4 cassetti, poltrona e tendaggi.

Questo l'elenco, con tanto di numero d'ordine, quantità, unità di misura e descrizione analitica, contenuto nello schema della dotazione-tipo di un alloggio del progetto Case. Nelle righe lasciate in bianco sotto a questo elenco lo sfollato che riceve in comodato d'uso questa dotazione deve apporre la sua firma. Del resto, l'alloggio è assegnato in comodato d'uso a titolo gratuito in via provvisoria al nucleo familiare indicato nella scheda e va mantenuto con la diligenza del buon padre di famiglia. Con o senza kit.

CAMBIO LENZUOLA. Può sembrare un paradosso, ma la struttura di gestione dell'emergenza è stata costretta a occuparsi anche di un altro problema. Quello di chi cambia l'abitazione per trasferirsi, magari, in un alloggio più grande. Per esigenze di spazio. In quel caso, che fine fanno le lenzuola scelte di persona dal premier? C'è chi le ha lasciate, chi non ha voluto usare quelle dei precedenti inquilini. E c'è chi, al bagno, non ha trovato gli asciugamani. Allora, ha investito in una consulenza legale i soldi per quelle morbide spugne.

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