L'arte piange la morte di Fiducia

20 Giugno 2011

Addio al pittore vittima di un incidente stradale

PESCARA. Un pittore di talento: visionario, innovativo, attento all'ambito sociologico e alla condizione dell'uomo contemporaneo. Amante delle sperimentazioni e del mondo del fumetto. Vicino ad Andrea Pazienza e a Tanino Liberatore. Il mondo dell'arte si stringe a lutto per la morte di Giuseppe Fiducia, il pittore di 59 anni originario di Anversa degli Abruzzi (Valle del Sagittario), in provincia dell'Aquila, che ha perso la vita sabato sera in un violento incidente sull'asse attrezzato.

I funerali dell'ultima vittima della strada si terranno oggi alle 16 nella chiesetta del suo paesino d'origine. Intanto, da ieri mattina, è iniziato il via vai di parenti, amici e colleghi all'obitorio dell'ospedale civile di Pescara, città in cui da diversi anni viveva e lavorava. In simultanea è partito anche il tam tam della rete: sulla pagina Facebook dell'artista sono tantissimi i commenti e i messaggi per la famiglia. «Caro amico, con te scompaiono anche i tuoi splendidi sogni, grazie per avermi dato l'onore di fotografarli», scrive Paolo. «Ammiravo la sua arte e mancherà a tutti noi», aggiunge Massimo. La stima per il talento e le opere dell'artista aquilano si unisce al dolore dei più intimi: «Giuseppe vorrei svegliarmi e scoprire che è stato solo un incubo. Ma perchè?», si chiede Veronica.

Giuseppe Fiducia ha perso la vita sabato sera sull'asse attrezzato, mentre era con la sua automobile in prossimità dell'uscita dell'aeroporto. La corsa disperata in ospedale si è interrotta pochi metri prima dell'arrivo dell'ambulanza al pronto soccorso. Con lui, al momento dello scontro, c'era una donna che è rimasta ferita.

L'ultima mostra con i suoi inconfondibili oli su tela si è tenuta nel Teramano, dal 19 febbraio al 26 marzo scorso, presso lo studio d'arte Forlenza. Come si legge nella nota biografica a corredo del sito internet ufficiale, Fiducia è stato più volte segnalato dalla critica come uno dei più interessanti artisti italiani della sua generazione. «La sua pittura», c'è scritto, «di straordinaria perizia tecnica è estremamente originale per la sua doppia natura: da un lato si nutre della più nobile tradizione pittorica italiana, soprattutto manierista dall'altro presenta una forte ascendenza fumettistica».

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