Rocca Pia

La grande stangata dell’autovelox: Rocca Pia finisce sul podio italiano

23 Agosto 2025

Con 281mila euro di multe elevate è al terzo posto dopo Colle Santa Lucia (Veneto) e Carrodano (Liguria) Ma ora lo strumento è stato spento. Il sindaco: «Questione di sicurezza, le auto sfrecciavano a 180 all’ora»

​​ROCCA PIA. Torna a far discutere il caso delle multe a Rocca Pia. Il Comune, stando alla classifica stilata dal Centro studi enti locali sulla base di dati Mef e Istat, si piazza al terzo posto in Italia. Una medaglia di bronzo che in passato ha fatto infuriare più di un automobilista. Ora il dispositivo è stato rimosso.

GRANDI INCASSI

Rocca Pia, suggestivo centro medievale della provincia dell’Aquila, è diventato suo malgrado protagonista di una singolare classifica. Con una popolazione residente di meno di 180 abitanti, il borgo abruzzese ha registrato multe stradali per circa 281mila euro. Un dato che lo colloca al terzo posto tra i piccoli Comuni italiani, preceduto solo da Colle Santa Lucia, sulle Dolomiti, e Carrodano, nelle Cinque Terre liguri. Non si tratta di cifre simboliche: a rendere così elevato l’importo contribuisce soprattutto la presenza di automobilisti lungo la statale 17, arteria spesso teatro di eccessi di velocità. I fondi delle sanzioni non finiscono però in un “tesoretto” per il Comune, come precisa il sindaco Pasquale Berarducci: «Non abbiamo voluto fare cassa, ma garantire la sicurezza su un tratto dove si superano anche i 180 chilometri all’ora».

AUTOVELOX MOBILE

A spiegare il meccanismo dietro le multe è il primo cittadino: «L’autovelox è stato presente fino al 2023. Secondo il decreto Salvini, non si può installare su certe strade se i limiti sono troppo bassi rispetto a quello ordinario. Il limite ordinario su quel tratto è 90 km/h, ma è stato ridotto a 50, quindi 40 km/h sotto il limite consentito per l’installazione. La legge permette l’autovelox solo se il limite è inferiore di massimo 20 km/h rispetto a quello ordinario. A 70 km/h si poteva installare, a 50 no. Ecco perché non è più presente». Il dispositivo, mobile e temporaneo, ha monitorato la velocità dei veicoli lungo la statale, contribuendo a prevenire incidenti gravi. Una misura di sicurezza, dunque, più che uno strumento di incasso. La stragrande maggioranza delle sanzioni ha riguardato automobilisti di passaggio, mentre solo una piccola quota ha coinvolto residenti del borgo.

NON SOLO GRANDI CITTà

I dati confermano un fenomeno noto: non sono solo le metropoli a generare incassi significativi dalle multe. Anche piccoli centri possono registrare cifre elevate se attraversati da strade ad alto scorrimento. In Abruzzo, Rocca Pia è emblema di questa dinamica. I numeri sono contenuti in un’analisi sui proventi raccolti tra il 2023 e il 2025, effettuata da Centro studi Enti locali sulla base di dati Mef e Istat. Per Rocca Pia i dati disponibili riguardano solo il 2023, anno in cui l’autovelox era attivo. È importante sottolineare, come evidenzia il sindaco, che «le cifre non corrispondono agli importi effettivamente riscossi, poiché molte multe vengono annullate o non pagate».

FONDI REINVESTITI

Berarducci chiarisce: «I fondi vengono reinvestiti in interventi sulla viabilità, per migliorare la sicurezza e prevenire incidenti». Il borgo, nel cuore dell’Altopiano delle Cinque Miglia, ha quindi trasformato un possibile problema in una leva per la tutela dei cittadini e dei viaggiatori. La rimozione del dispositivo alla fine del 2023 ha chiuso un capitolo controverso, ma la memoria delle multe record rimane.

MEDAGLIA DI BRONZO

Una posizione spiegabile considerando l’elevato flusso di traffico lungo la statale 17. La vicenda evidenzia anche i limiti normativi e tecnici nella gestione degli autovelox, soprattutto dopo il decreto Salvini, che ha posto vincoli precisi sui limiti di velocità e sulla collocazione degli strumenti. Rocca Pia ha dimostrato che la sicurezza può generare numeri impressionanti, anche senza diventare una metropoli. Il podio delle multe è servito, ma il vero obiettivo resta la protezione di chi percorre la statale 17, senza compromessi sulla legalità e sulla sicurezza.

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