La nuova linea Estathè porta dieci posti di lavoro a Sulmona

16 Dicembre 2014

La Ferrero sbarca nello stabilimento ex Campari. Produzione di 50 milioni di pezzi all’anno (bottiglie e lattine)

SULMONA. Dieci posti di lavoro in più e un futuro pieno di certezze e garanzie. Sorridono i lavoratori della Medibev, l’azienda Spumador del Gruppo olandese Refresco che produce bevande per conto terzi. Sotto l’albero di Natale, oltre a torroni e panettoni, i lavoratori troveranno una nuova importante azienda che garantirà lavoro almeno per i prossimi cinque anni. Si tratta della Ferrero che ha deciso di spostare nello stabilimento ex Campari di Sulmona, la produzione dell’Estathè, una delle bevande di punta della multinazionale italiana specializzata in prodotti dolciari.

Tre le nuove linee di produzione: le due bottiglie in plastica da mezzo litro e da un litro e mezzo e la classica lattina da 33 centilitri, per un totale di 50 milioni di pezzi all’anno. Si tratta di una delle maggiori commesse arrivate a Sulmona che va ad aggiungersi a quelle in corso e che fanno tirare un sospiro di sollievo a tutti gli addetti ai lavori, che avevano manifestato qualche piccola preoccupazione dopo la notizia da parte della Spumador di voler cessare entro dicembre 2014 la produzione nello stabilimento di Sant'Andrea Bagni (Parma), salvo poi concordare in sede di trattativa sindacale un rinvio a settembre 2015.

Anche se lo stabilimento di Sulmona non è stato mai messo in discussione ed è in continua crescita, come sottolineano i sindacati. «L’impegno che abbiamo assunto quando abbiamo sottoscritto il piano industriale sta portando a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati», afferma il responsabile regionale della Fai Cisl, Franco Pescara, «in questi anni siamo riusciti a confermare tutti i livelli occupazionali che, con l’arrivo delle nuove commesse, da gennaio lieviteranno di 10 unità. Quasi il 20 per cento in più che rappresentano un risultato invidiabile in un momento di profonda crisi dell’industria come quello che stiamo attraversando. Di questo va dato merito ai lavoratori che hanno saputo guadagnarsi la fiducia dell’azienda attraverso professionalità e competenza».

Ma l’arrivo dell’Estathè a Sulmona sembra essere solo l’inizio di un’inversione di tendenza che potrebbe portare a ulteriori progetti e alla produzione di nuovi e importanti prodotti. Come l’imbottigliamento dell’acqua minerale, un progetto fortemente voluto dal direttore dello stabilimento, Gabriele Di Pentima, il cui programma va avanti dopo i sondaggi e le captazioni che hanno portato all’individuazione di una sorgente di acqua all’interno del sito produttivo. Dopo le analisi e le autorizzazioni regionali, la pratica è all’attenzione del ministero della Sanità per accertare e riconoscere le qualità oligominerali dell’acqua di quella zona alle pendici del Morrone. Se tutto procederà secondo quando previsto, la prima bottiglia di acqua minerale dovrebbe essere prodotta entro i prossimi sei mesi.

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