La scuola non è sicura: alunni in trasferta a Popoli

Pacentro, la decisione assunta dal sindaco dopo i rilievi tecnici sulla struttura Sessanta famiglie in fibrillazione: situazione troppo penalizzante per i nostri figli

PACENTRO. Non è stato ancora deciso se per loro la prima campanella suonerà lunedì o mercoledì. Cosa certa, invece, è che gli alunni delle elementari e delle medie di Pacentro non faranno lezione nella scuola del paese, ma in un Musp messo a disposizione dal Comune di Popoli. La decisione che ha mandato in fibrillazione un intero paese, è stata presa ieri dal sindaco Guido Angelilli, in seguito all’esito delle verifiche di stabilità dell’edificio scolastico eseguite subito dopo il terremoto che ha devastato Amatrice e altri paesi del Centro Italia. «So di aver preso una decisione impopolare, ma per me conta prima di ogni cosa la salute dei nostri ragazzi», afferma il primo cittadino, non nascondendo il suo rammarico per i disagi che saranno costretti ad affrontare sia i bambini che le loro famiglie. «Avrei potuto far finta di niente e consentire che le lezioni ripartissero nella nostra scuola. La mia coscienza non me lo ha permesso e ho deciso che era meglio fare qualche sacrificio in più per un breve periodo che restare tutti i giorni con l’ansia e con il timore di essere complice di una situazione che mette a repentaglio la salute di 60 ragazzi». Per ridurre al minimo i disagi il Comune metterà a disposizione due scuolabus giornalieri che accompagneranno gli alunni a Popoli. In più sarà disponibile un’auto che farà la spola tra Pacentro e Popoli per tutte le esigenze che si presenteranno durante la permanenza dei ragazzi nel Musp. Ma le famiglie non sono affatto contente della decisione del sindaco e continuano a sperare in una soluzione meno penalizzante. «Trasferire dei bambini in una scuola a oltre 30 chilometri di distanza è una cosa che crea problemi a tutto il paese», afferma il portavoce del comitato che si è costituito nelle ultime ore a Pacentro. «La prima cosa che vogliamo è che i nostri ragazzi studino in un luogo sicuro. Ma qui stiamo parlando di un grosso disagio che riguarda 60 famiglie, di una situazione che stravolge la vita di un paese, con i rischi che comporta uno spostamento giornaliero così importante». Ieri sera il sindaco ha partecipato a una riunione con i genitori, ribadendo che la sicurezza viene al primo posto e annunciando che saranno avviati i lavori per rendere più sicuro l’edificio scolastico del paese in modo che tutti i piccoli possano smettere di fare i pendolari già subito dopo le vacanze di Natale.

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