La temeraria dell’Abruzzo che incantò il mondo: suo il primo volo da record 

Mary Ann Campana a 19 anni sorvolò gli Stati Uniti su un ultraleggero L’impresa in un giorno piovoso del 1933 tenne tutti con il naso all’insù

BARREA. Se fossero esistiti i social, il 4 giugno del 1933 i barreani avrebbero passato la giornata con il muso sugli smartphone a seguire l’impresa di Mary Ann Campana, Edvige all’anagrafe, che con 12 ore e 27 minuti batteva il record mondiale di volo senza rifornimento con un aereo ultraleggero. All’epoca invece, di ciò che Mary Ann fece quel giorno nel cielo di Youngstown, in Ohio, da queste parti non se ne seppe nulla. Anzi, la figura di questa pioniera dell’aviazione nata a Barrea nel 1913, e soprattutto la sua anima abruzzese, è rimasta a lungo pressoché sconosciuta, nonostante i riconoscimenti arrivati addirittura dal presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan e da quello italiano Francesco Cossiga.
l’omaggio di barrea
Domani in paese l’amministrazione comunale del sindaco Aldo Di Benedetto ricorda Mary Ann con i crismi dell’ufficialità. Nell’ambito delle manifestazioni per la Giornata nazionale dei borghi autentici d’Italia, che ha come tema “Il turismo di ritorno”, alle 10.15 viene inaugurata una mostra e vengono proiettati documenti sulla vita della donna. Nell’occasione viene anche letto un messaggio del pronipote che vive in Ohio. A mezzogiorno poi viene scoperta una targa commemorativa sulla terrazza panoramica di Barrea.
figlia dell’emigrazione
Edvige Campana nasce l’8 aprile 1913, in una casa che oggi a Barrea non esiste più. Sono anni difficili per il paese affacciato sul lago: la pastorizia è in crisi, mentre la popolazione, e le bocche da sfamare, crescono. I genitori, Salvatore Campana e Maria Lombardozzi, nel 1921 con le loro cinque figlie salpano per gli Stati Uniti: destinazione Youngstown, Ohio, florido centro industriale dove già vive uno zio di Edvige. Seguono la sorte di tanti compaesani: i Campana lasciano Barrea che conta oltre duemila abitanti; dieci anni dopo, nel 1931, ne avrà meno di 1.500.
la passione per il volo
Edvige negli States diventa Mary Ann. La famiglia si stabilisce nell’East Side di Youngstown, dove frequenta la Lincoln Elementary e la East High School. Negli anni dell’adolescenza scopre la passione per il volo. Mentre lavora part-time in un negozio della catena Murphy Five and Ten, prende la licenza di pilota: è la prima donna nell’Ohio. Negli hangar dell’aeroporto civile è come a casa: si spende nella manutenzione dei velivoli e non si tira indietro quando si tratta di raschiare le valvole sporche insieme agli altri operai, tutti maschi. Brucia le tappe e comincia presto a volare da sola, tanto che nel giorno del fatidico record ha appena 44 ore di volo.
il record
Il 4 giugno del 1933 è una domenica. Il cielo è grigio sulla contea di Mahoning, la regione di Youngstown. C’è nebbia. Il tempo non è dei più clementi, insomma. L’aeroporto cittadino brulica di gente, e in prima fila ci sono i cronisti di Youngstown Vindicator e Youngstown Telegraph a seguire l’impresa annunciata: battere il record mondiale di resistenza nella classe degli aerei leggeri per un volo senza rifornimento, fissato in 11 ore e 17 minuti. Temeraria, appena ventenne, Mary Ann sale su un Taylor Cub Plane da 500 libbre con un motore da 40 cavalli, caricato con 40 galloni di benzina. Lascia a terra paracadute e radio per consumare meno carburante possibile. E decolla. Vola sopra le nuvole dell’Ohio, e torna giù dopo oltre dodici ore, tra i fulmini che fendono il cielo dell’Ohio e il temporale che minaccia la folla entusiasta che, a terra, attende trepidante la giovane pioniera dell’aviazione civile.
la nuova vita
L’ultimo volo Mary Ann lo fa nel 1943. Il resto della sua vita è legata al commercio. Prima coi grandi magazzini Strouss-Hirshberg e poi May Company. Quindi apre Pollyanna Clothes, una catena di abbigliamento per bambini. La sua impresa però non viene dimenticata. «Sei una vera eroina americana: hai la mia ammirazione», le dirà Reagan. Cossiga nel 1991 la insignisce del titolo di cavaliere della Repubblica. «Una figura dall’altro valore simbolico», così la definisce il sindaco Di Benedetto, «incarna il tema dell’emigrazione e del ritorno alla terra degli avi, visto che i suoi nipoti (Mary Ann non si è sposata e non ha avuto figli, ndr) vogliono venire qui a conoscere i luoghi di famiglia. Ma è pure un simbolo dell’emancipazione femminile e della capacità delle donne di imporsi nel mondo dell’economia».