Lago Sinizzo da tre anni in attesa di sistemazione

11 Agosto 2012

Dopo i danni del sisma si attende l’erogazione dei fondi per la messa in sicurezza del bacino, fermi anche 350 milioni del Cipe. Il sindaco: Chiodi sblocchi i soldi

SAN DEMETRIO NE’ VESTINI. Il lago Sinizzo porta ancora i segni del terremoto del 2009. Le ferite aperte, crepe lunghe fino a dieci metri e larghe 40 centimetri, sono state richiuse dal Comune con un intervento provvisorio. Ma l'intera spiaggia di Creta ha subìto crolli ed è scivolata verso il basso: parte della riva franata è ancora sommersa dall'acqua e impraticabile. Il progetto di sistemazione del lago, che prevede lo stanziamento di 140mila euro, è stato presentato due anni fa e ha ottenuto il via libera anche dalla Struttura commissariale per la ricostruzione.

I fondi, però, non sono mai arrivati e i lavori restano al palo. Un'opera di messa in sicurezza propedeutica ad un secondo intervento previsto a Sinizzo, che gode già di un finanziamento Cipe da 350mila euro: la riqualificazione dei percorsi verdi del lago di San Demetrio ne' Vestini, una delle attrattive turistiche più importanti della zona, insieme alla Grotte di Stiffe. Il sindaco di San Demetrio Silvano Cappelli torna a sollecitare gli organi competenti, in particolare il presidente della Regione Gianni Chiodi perché firmi il decreto e sblocchi, finalmente, i fondi. «Stiamo perdendo tempo prezioso», dice, «prima del terremoto era previsto un ampio progetto di rifacimento del lago, con la sistemazione dei percorsi pedonali, nuove strutture ricettive e servizi, la costruzione di muri in pietra e arredi. I lavori, già finanziati, sarebbero dovuti iniziare a primavera, ma il sisma ha provocato crolli proprio nella parte turistica del lago, la spiaggetta di creta, dove si sono aperte crepe lunghissime, che hanno fatto franare il terreno».

È qui che bisogna intervenire per la sicurezza dei turisti. «Buona parte del lago è stata sistemata e riaperta con un'ordinanza», fa sapere il sindaco, «ma la zona maggiormente danneggiata richiede un'attenta opera di messa in sicurezza. Abbiamo presentato il progetto due anni fa alla Struttura commissariale, che ancora non provvedere a sbloccare il finanziamento». Senza quei fondi resta bloccata anche la fase due dell'intervento, quella più corposa e già finanziata.

«Il lago Sinizzo rappresenta un'attrattiva turistica tra le più frequentate della zona», evidenzia Cappelli, «dopo il terremoto abbiamo avuto un crollo di presenze per la scarsa fruibilità delle rive più ampie, dove i danni sono ingenti».

E negli ultimi giorni turisti e residenti di San Demetrio hanno dovuto fare i conti con un secondo inconveniente: l'erogazione a singhiozzo dell'acqua. È stata chiusa, e dirottata altrove, anche la sorgente dell'Acquatina che alimenta il lago Sinizzo.

Del problema è stata interessata la Gran Sasso Acqua.

Monica Pelliccione

©RIPRODUZIONE RISERVATA