L’Aquila

L’Aquila, la grande corsa alla Asl: ecco i 14 aspiranti alla poltrona da manager

23 Luglio 2025

Il governatore Marsilio autorizza la diffusione dei nominativi. Per Romano strada in salita, tra i favoriti Costanzi e Tanese

l’AQUILA. Hanno finalmente un nome e un volto gli aspiranti manager dell’Asl dell’Aquila. Al governatore Marco Marsilio si deve l’operazione trasparenza di ieri, che ha permesso di superare alcune reticenze dei burocrati e, in questo modo, dare la possibilità alla comunità di capire quali sono i profili dei “papabili” per la poltrona su cui fino a maggio scorso sedeva Ferdinando Romano. Il quale, con in mano un contratto da commissario per il Policlinico Tor Vergata di Roma, ha comunque presentato la domanda per l’Asl dell’Aquila. Un clamoroso ritorno non è escludibile a priori, anche se a ieri le quotazioni apparivano piuttosto in ribasso. Va precisato che sarà lo stesso governatore ad assumere la decisione finale, alla luce dell’istruttoria che sarà completata dalla commissione composta dall’ingegner Camillo Odio (componente regionale), da Francesco Enrichens (delegato da Agenas) e dalla docente Marta Di Nicola (indicata dall’Università d’Annunzio). Il 29 luglio si terranno i colloqui con i quattordici candidati, a partire dalle 10 nella Sala Piccola al sesto piano del Dipartimento Sanità, a Pescara.

La valutazione della commissione verrà effettuata in base ai titoli e, appunto, al colloquio. Al termine sarà stilata una rosa di idonei tra cui effettuare la scelta.

I PROFILI. Tra i nomi, oltre a quello di Romano, spicca Paolo Costanzi, dirigente di lungo corso della Regione. Aquilano, ha avuto numerosi incarichi di rilievo e, soprattutto sul territorio, sono in moltissimi a pensare che il suo sia un profilo adatto alla gestione di una situazione complessa come quella dell’azienda sanitaria provinciale. Così come appare quotata Maria Bernardette Di Sciascio, abruzzese, attuale direttrice sanitaria dell’Ast di Ascoli dopo essere stata anche dg a interim. La Di Sciascio è stata direttrisce sanitaria dell’Asl di Chieti, nominata dall’ex direttore generale dell’azienda, Thomas Schael che ora è commissario della Città della Salute e della Scienza di Torino. La Di Sciascio è stata Clinical risk manager della Asl teatina e, dal 2014, anche responsabile dell’unità operativa complessa Qualità accreditamento e risk management. Il 4 novembre 2022 è stata nominata dal Presidente, Sergio Mattarella, Cavaliere al merito della Repubblica italiana per l’importante lavoro tecnico-scientifico svolto per la gestione della pandemia da Covid-19 e per l’organizzazione delle campagne di screening. Si è laureata in Medicina e chirurgia all’università Cattolica del Sacro cuore di Roma e si è specializzata in Patologia clinica all’università di Chieti e in Igiene e medicina preventiva all’università dell’Aquila. Altro profilo, insomma, che conosce molto bene il territorio.

GLI ALTRI. Tra gli altri, ci sono Riccardo Baci (attuale dirigente della Asl di Teramo), Angelo Barbato (direttore sanitario alla Asl di Rieti), Ferdinando Croce (già direttore generale dell’Asp di Trapani), Pietro Derrico (già presidente Sihta e oggi coordinatore del Cts) e Salvatore Flaminio (dirigente Asl Napoli 2 Nord). Tra gli aspiranti anche Vincenzo Giugno, dirigente Fisico con incarico di direzione della Unità operativa semplice a valenza aziendale di “Fisica Sanitaria” dell’Asl dell’Aquila, Joseph Polimeni (dirigente Usl Toscana Centro), Fabio Sebastiano (dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo del Molise), Flavio Sensi (già direttore generale della Asl di Sassari). Attenzione, infine, a due nominativi che vengono tenuti in grande considerazione dagli addetti ai lavori: si tratta di Angelo Tanese (già a capo della Asl Roma 1) e Francesco Trotta (dirigente dell’Aifa). Tanese, in particolare, è stato in passato anche direttore amministrativo dell'azienda sanitaria di Chieti e nel 2013 ha diretto la maxi-fusione tra la Asl Roma E, l’Azienda Ospedaliera San Filippo Neri e la Asl Roma A, che ha portato alla nascita della Asl Roma 1. In un ipotetico podio dei “papabili” Tanese ci sarebbe sicuramente.

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