Le lacrime e i fiori del neo prefetto

L'omaggio della Iurato alle giovani vittime della Casa dello studente

L'AQUILA. «Voglio cominciare da qui il mio lavoro, qui dove, in quella notte del 6 aprile, la vita si è fermata». Ma davanti a quel che resta della Casa dello studente e alle foto delle 8 vittime del crollo, il neo prefetto Giovanna Maria Iurato non è riuscita a trattenere le lacrime.

Nel giorno del suo insediamento all'Aquila, il neo prefetto Iurato ha voluto rendere omaggio ai ragazzi della Casa dello studente morti nel crollo dell'edificio. Una visita, «dettata dal cuore», in uno dei luoghi simbolo della tragedia che ha colpito L'Aquila e il suo territorio. «Non potevo non venire qui» ha commentato al suo arrivo la dottoressa Iurato, scortata dai vertici di polizia e carabinieri - con i quali ha avuto un primo incontro alla Scuola della Finanza - e attesa dal sindaco Massimo Cialente e dal presidente della Provincia Antonio Del Corvo.

Le prime strette di mano, poi l'omaggio a quelle giovani vittime del sisma con la deposizione di un cuscino di fiori che lei stessa ha voluto sistemare davanti alla cancellata che separa via XX Settembre dal «cratere». Accanto a lei il sindaco a raccontarle le storie di quegli «angeli» e di altre vittime del terremoto. E davanti alle foto, ai tanti messaggi e agli oggetti lasciati lì su quelle transenne, il neo prefetto non è riuscito a trattenere le lacrime.  «Per me è un grande onore poter lavorare in questa città che avevo già visitato nelle ore immediatamente successive al sisma.

Ero stata mandata qui» ha detto «per vedere cosa poter fare, dal punto di visto logistico, per polizia e carabinieri. Il mio mandato, allora, era quello ed ho lavorato subito per poter riattivare uffici e servizi. Poi sono tornata nuovamente all'Aquila durante la fase organizzativa del G8. Ora questo incarico che mi riempie di orgoglio. Ho la consapevolezza, come funzionario dello Stato, di essere stata chiamata al servizio di un territorio e di una comunità unica per tradizioni, cultura, dignità e laboriosità. Doti e qualità che tutti hanno avuto modo di riconoscere agli aquilani nel corso di questi terribili mesi». 

La dottoressa Iurato e suoi più stretti collaboratori si sono trattenuti qualche minuto ancora con Cialente per parlare dei problemi della prefettura e della necessità di avere al più presto una nuova sede.  «Sarebbe bello» ha detto il neo prefetto, che ha preso il posto di Franco Gabrielli diventato il numero due della Protezione civile, «poter trovare una sede in centro. Sarebbe un primo importante passo verso quella rinascita che noi tutti vogliamo» ha concluso, lasciando intendere che in prefettura si sta già lavorando per raggiungere questo primo traguardo.

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