Malori da campi elettromagnetici? Una perizia sull’area del tribunale

L’iniziativa della Uil per il timore che le antenne possano avere un’influenza negativa sui dipendenti Petizione per rientrare tra i primi nel vecchio palazzo di giustizia in caso di esito non rassicurante
L’AQUILA. Si torna a parlare, dopo un paio di anni, del pericolo di inquinamento elettromagnetico nell’area intorno al palazzo di giustizia provvisorio a Bazzano e conseguenti malori avvertiti da qualche dipendente.
Non si può ancora parlare di allarme, visto che non è facile parlare di correlazione, ma c’è un’iniziativa avvia dalla Uil tramite il sindacalista Franco Migliarini, sostenuta da molti addetti che lavorano al palazzo di giustizia, con la quale si prevede che nel giro di pochi giorni verrà affidata a un consulente una perizia finalizzata a capire se ci sono i presupposti per preoccuparsi, e, dunque, per adottare dei provvedimenti, o se tutto finirà in una bolla di sapone.
A fronte di ciò esiste una raccolta di firme che è finalizzata anche ad avere la precedenza, quando sarà ristrutturato il vecchio palazzo di giustizia, nel rioccupare quei locali che furono danneggiati dal terremoto.
«È palese che, qualora ci fossero dati non del tutto rassicuranti», dicono alcuni sostenitori dell’iniziativa che lavorano a Bazzano, «dovremo essere noi i primi a tornare lì lasciando questo sito».
Il ritorno al palazzo di giustizia di via XX Settembre, infatti, è appetito da tutti gli operatori che lavorano a Bazzano, e non solo lì. Per cui è logico ipotizzare che al momento opportuno ci sia la corsa a stabilirsi lì. E la stessa Corte d’Appello, i cui operatori hanno problemi di spazi, dovrebbe tornare nel vecchio palazzo anche per una comprensibile questione di prestigio. Va anche rimarcato che alcuni archivi della Corte d’Appello si trovano a Bazzano con la conseguenza di disagi inevitabili. Del resto i locali di Bazzano, che pure erano l’unica alternativa possibile dopo il sisma per far ripartire subito la macchina della giustizia, sono da sempre ritenuti inadeguati. Anche se la realizzazione di alcuni locali ha reso meno problematica la vita a chi lavora lì, le aule non sono all’altezza dei processi che vi si celebrano: ieri, per esempio, ci sono stati malumori per processi con molti imputati concentrati in un’aula molto piccola. Tornando ai malori nel tribunale di Bazzano va ricordato che un paio di anni fa, sempre su iniziativa sindacale, ci fu una perizia commissionata all’Arta per fare luce su malesseri avvertiti da alcuni dipendenti. Il risultati furono rassicuranti ma questo, secondo quanto si è appreso, non è ritenuto soddisfacente per tranquillizzare gli operatori della giustizia all’Aquila. Prima ancora, pochi anni prima del sisma, ci furono malesseri, anche frequenti, a causa di esalazioni provenienti da alcuni contenitori di fascicoli scorrevoli che si trovavano in tribunale. In breve tempo fu trovata una soluzione ma l’allarme perdurò per settimane.
©RIPRODUZIONE RISERVATA