Nuova Panda in produzione alla Marelli

Da Sulmona 1.300 pezzi al giorno per Pomigliano, 96 operai impiegati nella prima fase

SULMONA. Parte da lunedì prossimo la produzione per la Nuova Panda all'interno dello stabilimento Magneti Marelli di Sulmona. Dopo le lavorazioni sui prototipi e le pre-serie delle componenti della nuova utilitaria di casa Fiat, si inizia con la produzione effettiva. Un inizio che rappresenta anche una nuova fase per la più grande azienda peligna. Soddisfatti i rappresentanti sindacali.

Fim-Cisl, Uilm-Uil e Ugl metalmeccanici, le tre sigle sindacali firmatarie dell'accordo separato sulla Nuova Panda, hanno avuto un incontro coi vertici dell'azienda in cui è stata comunicata la data dello start up (avvio) delle nuove produzioni. Dopo l'istallazione e il collaudo dei nuovi macchinari e delle nuove linee produttive, e le successive prove sui prototipi, si entra nel vivo delle nuove lavorazioni.

La prima auto dovrà essere assemblata a Pomigliano d'Arco (Napoli) il 15 ottobre. Tempi più stretti del previsto, quindi, che impongono l'avvio della catena di montaggio dallo stabilimento di Sulmona.

La Magneti Marelli, infatti, dovrà produrre bracci e traverse (basi del motore) per 1.300 auto al giorno, secondo l'accordo separato del 20 aprile scorso, che ha visto il no della Fiom-Cgil.
La produzione, però, entrerà a regime da gennaio, quando dovrebbe essere lanciata sul mercato la nuova auto con cui Fiat punta a risanare i bilanci. Secondo i patti saranno 96 le tute blu impiegate nella nuova produzione, anche se in questa prima fase ne saranno al lavoro solo 66. La squadra ha già fatto i corsi di formazione e per ora gli operai faranno solo da conduttori, cioè dovranno occuparsi di programmare e controllare i robot e le macchine specializzate che produrranno i pezzi. Solo in un secondo momento si aggiungeranno gli altri operai semplici, che con la loro manodopera dovranno contribuire alla produzione. Restano "segreti" i nomi di coloro che entreranno a far parte della squadra Nuova Panda, che occuperà circa un settimo dei 719 dipendenti in totale. La scelta, che compete all'azienda, è destinata comunque ad alimentare qualche polemica nello stabilimento. Dal canto loro i sindacati sono ottimisti.

«L'avvio della nuova produzione è una buona notizia» spiegano Roberto Di Pardo (Uilm-Uil) e Dante Carrabia (Fim-Cisl) «sta a significare che dopo i vari annunci l'azienda tiene fede ai suoi impegni. Ma noi speriamo di abbattere del tutto la cassa integrazione».

Sono 250 circa i lavoratori in cassa integrazione a rotazione nello stabilimento, 96 quelli che faranno parte della squadra della Nuova Panda.

L'accordo separato prevede un investimento da 8,5 milioni di euro, ma anche l'aumento dei lavoratori impiegati, che salgono da 40 a 96. Col contratto stile Pomigliano, inoltre, salgono i turni lavorativi da 15 a 18 (inglobando il sabato nelle giornate ordinarie) e arrivano a 64 le ore di straordinario, in cui è vietato lo sciopero.

Previste anche una deroga alle 11 ore di riposo fra un turno e l'altro e la clausola di responsabilità (già attiva a Mirafiori e Pomigliano), che vincola sindacati, rsu e lavoratori al rispetto delle clausole del contratto, pena la perdita di contributi e permessi sindacali.

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