Nuovo tunnel tra i laghi, rivolta ecologista

3 Ottobre 2023

Previsti chilometri di gallerie e caverne artificiali al servizio della centrale idroelettrica di Provvidenza

CAMPOTOSTO. Un sistema di gallerie e caverne artificiali “scavate” nella montagna con l’esplosivo. È il progetto con cui l’Enel intende realizzare nuovi gruppi di generazione e pompaggio nella centrale idroelettrica di Provvidenza, poco distante da lago di Campotosto. Sulle barricate le associazioni di ambientalisti, che chiedono di archiviare l’intervento.
L’area ricade all’interno del Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e secondo le associazioni – che hanno scritto al ministero dell’Ambiente e tra gli altri alla Regione e ai Comuni dell’Aquila e Montorio al Vomano – l’opera andrebbe a violare leggi e regolamenti. «Stiamo esaminando una serie di progetti», scrive il consigliere Soa Abruzzo Augusto De Sanctis, per conto di Stazione Ornitologia Abruzzese, Salviamo l’Orso, Italia Nostra L’Aquila, Lipu Abruzzo, Altura, Gruppo di intervento giuridico, «che pur essendo palesemente in violazione di leggi e regolamenti esistenti, vengono comunque pubblicati in sede di procedura di Via, quando dovrebbero essere immediatamente respinti in quanto improcedibili». L’intervento finito nel mirino prevede «lo scavo e la produzione di 250.000 metri cubi di inerti per la realizzazione di oltre 2 chilometri di nuove gallerie e una caverna di circa 59 metri in lunghezza, 25 metri in larghezza e 38 metri in altezza di gallerie, con tanto di uso di esplosivo all'interno del perimetro del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga». De Sanctis ricorda che «l’articolo 11 della legge 394/1991 relativo ai divieti generali vigenti nei parchi nazionali, comprende: l’apertura e l’esercizio di cave, di miniere e di discariche, nonché l’asportazione di minerali; la modificazione del r’'introduzione e l’impiego di qualsiasi mezzo di distruzione o di alterazione dei cicli biogeochimici; l’introduzione, da parte di privati, di armi, esplosivi e qualsiasi mezzo distruttivo o di cattura, se non autorizzati. È quindi evidente», sottolinea ancora De Sanctis, «che l’intervento proposto contrasti con plurimi divieti, tenendo altresì in conto che immediatamente a valle dell’intervento, nel bacino di Piaganini, vi è anche un potabilizzatore che rifornisce di acqua potabile alcune centinaia di migliaia di persone, cosa neanche citata nella documentazione dell'Enel». Inoltre, viene evidenziato come «l’intervento sia prossimo a faglie attive, potenzialmente in grado di “tagliare” qualsiasi struttura rigida esistente sul terreno, mappate nel progetto Invg Ithaca (una borda direttamente la diga di Campotosto) e insiste sopra una sorgente sismogenetica mappata dal Diss dell’Invg. Appare del tutto evidente», conclude De Sanctis, «che non sia il caso di peggiorare il livello di rischio aggiungendo nuove infrastrutture».
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