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Più sfollati in hotel a Pescara

Nuovo report, gli aquilani assistiti sono ancora 39.680

L'AQUILA. Sono 39.680 le persone assistite all'Aquila e negli altri 56 Comuni del cratere tra Progetto Case, Map, fondo immobiliare, affitti concordati, autonoma sistemazione, alberghi e caserme. Tutti segni meno (tutti cali nell'ordine della decina) rispetto al precedente report del 28 dicembre 2010 tranne l'aumento di 24 unità negli hotel del Pescarese.

CONSIGLIO COMUNALE. Doppia seduta di consiglio comunale. Lunedì 10 alle 9,30, all'Emiciclo, riunione straordinaria aperta sull'emergenza terremoto. Questi i temi da trattare: stato dei finanziamenti, processi e programmi di attuazione delle opere private e pubbliche per messa in sicurezza e ricostruzione, organizzazione e programmazione di progetti e piani attuativi per l'edilizia abitativa e dei centri storici. Alle 16,30 si parla di debiti fuori bilancio della Perdonanza 2004 (30mila euro), commercio, ripresa attività economiche, organizzazione di uffici e servizi.

ATER. Sono 292 gli alloggi di edilizia residenziale pubblica classificati A, B e C in corso di riparazione dopo l'affidamento degli appalti. Di questi, 200 sono dell'Ater, 85 di proprietari che non hanno delegato l'Ater alla riparazione e 7 di proprietari che hanno delegato l'azienda. I fondi appaltati ammontano a circa 9 milioni e riguardano 331 alloggi. I dati sono del commissario dell'ente Piergiorgio Merli. «Per quanto ci riguarda non ci sono ritardi e, qualora venissero dimostrati, non sarebbero per nostre responsabilità. Entro fine 2011 rientreranno in casa inquilini e proprietari di case A, B e C». Circa 1000 le domande di aziende che hanno partecipato alle prequalifiche per gli appalti. Sulle case E la competenza è del Provveditorato opere pubbliche, la progettazione è compito dell'Ater. Sono 1485 gli alloggi danneggiati dal sisma: 490 classificati «A», 293 «B», 23 «C» e 679 «E». Due gli stabili crollati. Per riparare le case Ater servono 23 milioni. Finora i fondi assegnati ammontano a 10 milioni.

INGEGNERI. L'assemblea dell'Ordine degli Ingegneri ha rilevato, nel 2010, una battuta d'arresto della ricostruzione attribuendone la causa alla complessità della normativa e alla mancanza di chiarezza circa il limite di costo della ricostruzione pesante. L'Ordine ritiene che la proroga di 6 mesi per i progetti delle case E vada sostenuta da una revisione del decreto 27 che, al momento, non consente di affrontare gli interventi più significativi. L'assemblea lamenta l'esclusione degli ingegneri dal costituendo tavolo della Regione per la concertazione condivisa e sostenibile.

CONTROREPLICA. Immancabile la controreplica degli uffici del commissario. «Gli ingegneri, come gli altri professionisti e le associazioni di categoria, partecipano al tavolo tecnico. È quel tavolo che può proporre norme e valutare quelle da emanare. È quella la sede più idonea alle critiche e non le agenzie di stampa. Nel merito, va detto che l'ordinanza 3917 ha superato la maggior parte delle criticità».

LE ORDINANZE. La gazzetta ufficiale numero 1 del 3 gennaio pubblica il decreto del 17 dicembre 2010 sulla proroga dello stato di emergenza e l'ordinanza 3913 «Ulteriori interventi urgenti diretti a fronteggiare gli eventi sismici».

IL DONO. La Regione autonoma Valle d'Aosta ha pubblicato il decreto per la realizzazione di una palestra e centro di protezione civile a Lucoli (progetto esecutivo).

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