Policentrica Onlus: la città del futuro nasce dal confronto

L'AQUILA. Dare forza e voce alle proposte dei cittadini. L’associazione Policentrica onlus ha individuato lo strumento capace di far dialogare gli aquilani e l’amministrazione comunale, offrendo a...

L'AQUILA. Dare forza e voce alle proposte dei cittadini. L’associazione Policentrica onlus ha individuato lo strumento capace di far dialogare gli aquilani e l’amministrazione comunale, offrendo a quest’ultima idee condivise, e quindi più facilmente attuabili, sulla visione futura della città. Di questo e altro ancora si è discusso, ieri, nella riunione indetta da Policentrica, nell’aula magna della Casa del volontariato. Sul tappeto, in primo luogo, la proposta che l’associazione ha inoltrato al Comune nell’aprile scorso e che riguarda la nascita di un urban center: un luogo fisico dove raccogliere idee e proposte ed elaborare le stesse per rendere operativi quei progetti che, senza l’ausilio della popolazione locale, rischiano di rimanere sulla carta. Una sorta di laboratorio operativo, lo definisce Walter Cavalieri, uno dei soci e promotori della onlus, in cui far confluire le associazioni di categoria, gli ordini professionali e gruppi di cittadini. «L’urban center», afferma Cavalieri, «come strumento capace di valutare le iniziative di carattere urbanistico, sociale e culturale. Un salto di qualità rispetto ai comitati spontanei che discutono del futuro dell’Aquila e del suo comprensorio, senza tuttavia la veste istituzionale che può avere l’urban center, il cui ruolo può essere propositivo, oltre che di mera valutazione». Un progetto già sperimentato con successo in molte città italiane. «All’Aquila, di recente, sono state operate delle scelte», fa notare Cavalieri. «Penso al mercato di piazza d’Armi, a Porta Barete e all’aeroporto dei Parchi. Scelte calate dall’alto, che andavano condivise». La proposta dell’urban center non ha ancora trovato accoglimento. «La filosofia dell’associazione», conclude Cavalieri, «è di inquadrare i singoli interventi in una visione sistemica della città evitando provvedimenti a macchia di leopardo, scollegati tra loro. La nascita dell’urban center potrebbe agevolare questo percorso».

Monica Pelliccione

©RIPRODUZIONE RISERVATA