Quell’incidente del bus all’uscita del tunnel

5 Gennaio 2015

Il precedente. A Carsoli impatto con un Suv Mercedes abbandonato dai ladri in mezzo alla carreggiata

CARSOLI. Un'altra strage sfiorata, come quella dell'altra notte sul viadotto di Pietrasecca, è avvenuta a Carsoli il 19 novembre quando un bus dell'Arpa carico di passeggeri ha travolto un'auto abbandonata dai ladri sulla carreggiata, all'uscita di una galleria. In quel caso i feriti non sono stati soltanto due, come stavolta, ma una decina di persone, tutte costrette alle cure mediche. Nessuno grave ma l'incidente mortale di ieri è una storia che si ripete.

L'incidete è stato provocato da un Suv Mercedes abbandonato in strada.

Il pullman, su cui viaggiava una trentina di persone, si è trovato la macchina sulla carreggiata all’uscita della galleria. Grazie alla destrezza del conducente è stata evitata una strage. Dei malviventi, sul luogo dell’incidente non c’era alcuna traccia. L'impatto è avvenuto al chilometro 60, intorno alle 5 del mattino. La macchina, secondo la ricostruzione della stradale di Carsoli, era stata abbandonata forse a causa di un incidente. Secondo una ricostruzione, il Suv era già capottato quando è sopraggiunto l'autobus.

I feriti hanno riportato un trauma cranico e ferite in più parti del corpo. Quattro di loro erano più gravi, mentre gli altri se la sono cavata con qualche graffio. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 di Carsoli e Tagliacozzo e i feriti sono stati trasportati all’ospedale dell’Aquila. Nell'auto sono stati trovati dei borsoni con gioielli e oro di varia tipologia, oltre a degli orologi di valore.

Si tratta di refurtiva che i malviventi, forse feriti, non sono riusciti a portare con loro durante la fuga a piedi.

I fuggitivi, su cui la Polstrada stava già indagando, sono ancora ricercati a distanza di due mesi e mezzo. La macchina, utilizzata dalla banda per la fuga con il malloppo, era stata rubata a San Benedetto del Tronto il giorno precedente.

Quel tratto di autostrada tra Roma e la Marsica, tra Abruzzo e Lazio, è un punto di collegamento utilizzato di notte sempre più frequentemente dai ladri per il trasporto della refurtiva oppure dai malviventi per traffici illeciti. La stessa cosa accade lungo la ex superstrada del Liri che collega la Campania e il Napoletano con l'Abruzzo e, in particolare con la Marsica, crocevia di malavita e criminalità. (p.g.)

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