Spese troppo alte la Intecs a caccia di una nuova sede

19 Febbraio 2015

Lavoratori e sindacati sollecitano l’intervento del sindaco sulla società che gestisce gli spazi del sito industriale

L’AQUILA. La Intecs vuole cambiare sede al laboratorio di ricerca ex Technolabs.

Una decisione dettata dalla necessità di ridurre i costi, che ha fatto scattare l’allarme tra i lavoratori. Il trasloco, dall’attuale immobile di proprietà dell’azienda, è previsto all’interno di un’altra fabbrica del polo elettronico che ha chiuso i battenti da tempo, la Lares Tecno.

Un paradosso, secondo le Rappresentanze sindacali unitarie, visto che i locali dovrebbero essere affittati. I dipendenti hanno già sollecitato l’intervento del sindaco Massimo Cialente e ora tornano a chiedere, in una lettera aperta al primo cittadino, che il Comune svolga un ruolo di mediazione tra la Intecs e la Tecnopolo, la società che gestisce gli spazi del sito industriale di Pile.

«I lavoratori Intecs dell’Aquila», scrivono a Cialente le Rsu, «già provati da una forte contrazione di commesse che costringe a casa da quasi due anni gran parte di loro, esprimono forte preoccupazione rispetto al processo di trasferimento messo in atto dall’azienda per spostare strumenti e personale dagli attuali locali di proprietà situati all’interno del Tecnopolo ai vicini locali ex Lares Tecno (esterni al Tecnopolo) che hanno ospitato Thales Alenia Space nel periodo post-terremoto. L’azienda spiega che questa decisione è dettata dalla necessità di ridurre i costi di gestione che, per i locali di proprietà, risultano insostenibili a causa di pesantissime spese di housing».

Il primo appello all’amministrazione comunale porta la data dello scorso 16 dicembre: «Abbiamo chiesto», aggiungono le Rsu della Intecs, «l’intervento del Comune, affinché svolgesse un ruolo di mediazione tra le parti. Siamo ormai a febbraio inoltrato, senza che si sia mossa foglia rispetto a tale richiesta. Dinanzi al paradosso che per un’azienda proprietaria di uno stabile all’interno del Tecnopolo risulta più conveniente trasferirsi in locali in affitto all’esterno del Tecnopolo a causa degli elevati costi di housing, le Rsu e i lavoratori pongono al sindaco due domande: può spiegarci come ciò sia possibile? E perché», concludono le Rsu, «non sente il dovere di convocare i lavoratori per affrontare tale problematica?».

La vicenda è partita ad aprile del 2014, quando secondo la Intecs spa le spese di fornitura di energia elettrica e riscaldamento, controllo degli impianti, manutenzione e sorveglianza, sarebbero state aumentate, da parte del nuovo gestore del polo elettronico, di quasi il 50 per cento rispetto al passato.

Romana Scopano

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