Thales Alenia lettere anonime sulle assunzioni

11 Marzo 2015

I dubbi scaturiti dalle missive inviate alla Guardia di Finanza Fegatelli (Fiom): «Auspico che ci sia la massima vigilanza»

L’AQUILA. «Le assunzioni vanno fatte nel rispetto di quanto prevede la Costituzione Italiana».

In un territorio che ha fame di occupazione, e dove ci sono centinaia di lavoratori che attendono di essere ricollocati, la Fiom invoca correttezza e trasparenza, facendo riferimento a una vicenda che coinvolge una delle più grandi aziende aquilane, la Thales Alenia Space. Tutto ruota intorno a una lettera anonima, inviata alla stessa azienda, alla Guardia di Finanza, all’Ispettorato del lavoro e ai sindacati.

Il segretario generale della Fiom Alfredo Fegatelli ipotizza che dietro il gruppo di lavoratori che firma la lettera ci sia «una strategia precisa», con l’obiettivo di ottenere una “corsia preferenziale” per le eventuali assunzioni.

«Abbiamo appreso», scrive Fegatelli in un comunicato stampa, «di una lettera anonima a firma di lavoratori che fanno parte di alcune aziende che hanno chiuso. Dalla lettera emerge una rivendicazione in merito alle assunzioni fatte dalla Thales Alenia Space, con osservazioni sul regime lavorativo che la stessa svolge. Inoltre, si mettono in relazione i finanziamenti ricevuti dalla Thales con il fatto che dovrebbe esistere un dovere di assunzione dei lavoratori posti in mobilità da altre aziende. Fermo restando il diritto di ogni lavoratore licenziato a trovare la giusta collocazione lavorativa, troviamo strano», sottolinea Fegatelli, «che tale iniziativa sia rivolta solo nei confronti della Thales, visto che numerose aziende sono oggetto di finanziamenti. Crediamo che dietro questi lavoratori ci sia una strategia precisa, probabilmente volta ad alzare il prezzo di qualcuno con lo scopo, magari, di vedere sistemato qualche sedicente attivista sindacale, in barba a molti lavoratori che hanno perso il posto di lavoro. La Fiom-Cgil, come richiesto nella lettera, vigilerà affinché le assunzioni siano fatte nel rispetto di quanto prevede la Costituzione Italiana, e invita l’azienda», conclude Fegatelli, «a porre la massima attenzione e vigilanza, affinché vengano affermati i princìpi di uguaglianza e giustizia sociale».

Intanto, si ingrossano le fila dei disoccupati: sta scadendo in questi giorni la mobilità agli ex lavoratori della Intercompel, una delle aziende del polo elettronico che ha chiuso i battenti: secondo la Fiom sarebbe necessario un intervento della Regione, con l’attivazione della mobilità in deroga.

Grandi speranze erano riposte nell’insediamento dell’Accord Phoenix, ma il progetto, finora, è rimasto al palo, nonostante durante l’ultimo tavolo in prefettura il presidente Ravi Shankar avesse ribadito la volontà di creare un sito per lo smaltimento dei rifiuti elettronici, ricollocando 120 persone.

Il sindaco ha lavorato molto intorno a questo progetto ma al momento nulla lascia pensare a un insediamento in tempi rapidi.

Romana Scopano

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