L'ospedale di Codogno nel Lodigiano (da laprovinciacr.it)

ALLERTA CORONAVIRUS

Un infermiere abruzzese in quarantena a Codogno: "Ma sono dovuto uscire per fare il tampone"

È venuto a contatto con il "paziente 1" che ha diffuso il virus: qui la situazione è molto critica, il numero telefonico per le richieste è sempre occupato

L'AQUILA. C'è anche un abruzzese fra gli infermieri dell'ospedale di Codogno sottoposti a quarantena obbligatoria. È venuto a contatto con il "paziente 1", il 38enne di Codogno che ha diffuso il virus, arrivato in ospedale alcuni giorni fa.

"La situazione è molto critica", racconta l'infermiere, "sono dovuto uscire di casa per andare a fare il tampone perché fino a ora, dopo giorni di attesa, non sono stato sottoposto a questo controllo e il numero telefonico per le richieste è sempre occupato".

"Ho seguito un iter obbligatorio tramite medico competente", spiega l'infermiere di origini abruzzesi, che vive da tempo nel Lodigiano, "sono in quarantena obbligatoria come tutto il personale sanitario che è stato in contatto con i pazienti contagiati". Si tratta degli infermieri e dei medici che hanno trattato i casi noti a Codogno. Fino a ora però, per molte di queste persone in prima linea, non sono stati eseguiti i tamponi per accertare la presenza o meno del Coronavirus. La situazione nei comuni interessati dal focolaio è quindi difficile. Oltre a Codogno ci sono Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano.

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