Il sottosegretario Gianni Letta assicura: «Il governo continuerà a fare la sua parte e Luciano Marchetti resterà»

Un libro per ricostruire e non dimenticare

Presentato a Roma «Memento Aquila». Il vescovo D’Ercole: ora servono i finanziamenti

ROMA. L’occasione è stata la presentazione del libro «Memento Aquila». L’obiettivo quello di tenere alta l’attenzione sul terremoto del capoluogo d’Abruzzo e sul tanto che c’è ancora da fare per la rinascita. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta ha voluto spazzare subito il campo dai dubbi che pure assillano gli aquilani: «Il governo continuerà a fare la sua parte» ha sottolineato Letta «affinché la ricostruzione dell’Aquila non si fermi».

A ricordare ai politici presenti alla conferenza stampa che adesso la città si attende iniziative ulteriori, ancora più incisive e concrete, ci ha pensato il vescovo ausiliare monsignor Giovanni D’Ercole.
D’Ercole ha riconosciuto alla Protezione civile «grande impegno e capacità di azione nei mesi dell’emergenza» ma ha parlato anche della necessità che alla parola ricostruzione si affianchi il termine «finanziamenti». Insomma senza soldi non si va da nessuna parte. Dalla conferenza stampa è emersa anche un’altra notizia tutt’altro che secondaria. Gianni Letta dopo aver rivolto «grande apprezzamento» per Luciano Marchetti, vicecommissario per i beni culturali ha detto: «Marchetti rimarrà in Abruzzo e continuerà a svolgere il suo prezioso lavoro». Una riconferma che non era così scontata tenuto conto che la struttura guidata da Marchetti rischia di fare “ombra” alle strutture territoriali del ministero (le soprintendenze). Il sottosegretario, che prima della conferenza stampa si era incontrato con Chiodi e Cialente, ha fatto intendere che una soluzione si troverà per far convivere bene e soprattutto in maniera costruttiva le due importanti realtà.

Alla presentazione del libro Memento Aquila sono intervenuti alcuni dei 99 personaggi che hanno scritto riflessioni, raccontato la loro esperienza sul campo, mostrato affetto per la città ferita (fra loro Nicola Pietrangeli e Lea Pericoli).

Il sindaco Massimo Cialente ha detto che il libro - curato dal giornalista abruzzese Enzo Altorio - «é un diario del lavoro fatto in questo anno, scritto da chi ha vissuto il nostro dramma, tramutatosi in una solidarietà vera da parte di tutta l’Italia». Il libro, ha proseguito Cialente, «aiuta anche a mantenere alta l’attenzione sulla ricostruzione, che noi aquilani vogliamo fortemente». Il presidente della Regione e commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi, ha sottolineato che L’Aquila «tornerà ad essere più bella e dinamica di prima» e ha ricordato la «splendida umanità dimostrata dagli italiani subito dopo il sisma. Memento Aquila - ha proseguito Chiodi - vuole testimoniare la nostra tragedia con le parole di uomini e donne che ci hanno sostenuto e hanno vissuto con noi quei momenti. 99 é sempre stato un numero caro agli aquilani perché rappresentativo delle tante chiese, piazze, fontane, torri e rintocchi che hanno contribuito a creare l’identità della città dell’Aquila e dei suoi abitanti.

Per Guido Bertolaso, capo della protezione civile, all’Aquila «se non si fosse fatto quello che si é fatto nessuno oggi potrebbe parlare della ricostruzione della città. Vale a dire se non avessimo iscritto 20 mila studenti all’università, se non avessimo riaperto l’ospedale, se non avessimo costruito le casette di legno e se non avessimo riaperto la basilica di Collemaggio la sera della vigilia di Natale, l’Aquila non sarebbe ripartita. Questi sono fatti, non chiacchiere, riconosciuti a livello internazionale».

Il volume Memento Aquila, è pubblicato da «Legenda» e i proventi saranno destinati al restauro della cappella dell’abate della Basilica di Collemaggio. Il libro (che ha il patrocinio della presidenza del Consiglio, del Ministero beni e attività culturali e della Regione Abruzzo) raccoglie 99 mini saggi, scritti da persone molto note per la propria attività (premi Nobel, uomini di cultura e di fede, artisti, musicisti, comunicatori, scienziati e personalità dell’economia, dello sport e dello spettacolo) insieme a «donne e uomini che hanno avuto o continuano ad avere un ruolo fondamentale nell’emergenza del sisma». Il libro contiene anche 1.200 immagini che documentano ogni fase del post terremoto.

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