Un tema già scritto come prova alle medie: «Compito da rifare»

Verifica annullata dopo la segnalazione di un’alunna alla prof: 120 allievi dovranno cimentarsi con un nuovo testo. La dirigente Bracone: «Un errore in buona fede, abbiamo seguito le procedure previste»
AVEZZANO. La traccia dell’esame di terza media è stata utilizzata durante l’anno scolastico per una simulazione. Così la prova di italiano va ripetuta. I 120 studenti delle classi terze dell’Istituto comprensivo numero 2 “Corradini-Pomilio” di Avezzano domani dovranno rifare la prova scritta di italiano. La notizia, che ha colto di sorpresa famiglie e alunni dell’istituto marsicano, è stata comunicata ufficialmente dalla presidente della commissione d’esame, la professoressa Patrizia Sanità, tramite un documento diramato nelle scorse ore. La decisione, si legge nel testo ufficiale, è stata presa «per questioni di trasparenza», con la nuova prova fissata per domani alle 8.30 nella sede dell’istituto in via Corradini ad Avezzano.
La drastica scelta di annullare la prova e farla ripetere è maturata a seguito di un episodio avvenuto lunedì mattina, durante la prima sessione d’esame. I ragazzini delle sei classi si sono ritrovati come di consueto all’interno della scuola con vocabolari e penne pronti a sostenere la prova. Una volta consegnata la terna dei temi, precedentemente preparata dai docenti, una alunna si è accorta che c’era qualcosa di anomalo e lo ha segnalato alla sua insegnante. Lo stesso tema era stato utilizzato durante l’anno per una simulazione. «La scuola media Corradini è formata da sei terze», ha spiegato la dirigente scolastica Irene Bracone, «lunedì mattina tutte si sono radunate per la prima prova d'esame. L’anomalia è emersa quando «una studentessa si è accorta che quella prova era già stata svolta durante l’anno, in classe, come simulazione dell’esame finale e l’ha detto all’insegnante».
Questa segnalazione ha fatto scattare un allarme. La preside Bracone non ha esitato un momento ad applicare la norma nell’esclusivo interesse di tutta la comunità scolastica. «La traccia della prima prova di italiano era stata già svolta durante l’anno scolastico come simulazione da due delle sei classi che stavano svolgendo l’esame», ha chiarito la dirigente, «nella terna era stato inavvertitamente inserito questo incipit per creare un testo narrativo. Ci siamo resi conto che quindi la prova non sarebbe stata più equa per tutti e abbiamo fermato l’esame».
La decisione, giudicata da molti genitori come «drastica», è maturata dopo un confronto tra la dirigente, i commissari e gli insegnanti. «Abbiamo seguito il procedimento amministrativo», ha precisato la preside, «e anche se avevano iniziato, la prova l’abbiamo subito bloccata e sia i ragazzi che le famiglie hanno capito l’accaduto, perché tutto è stato fatto in buona fede». L’inconveniente avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, come un possibile ricorso da parte di famiglie o studenti insoddisfatti dell’esito finale, con il rischio di invalidare l’intera sessione d’esame. Proprio per questo la dirigente ha deciso di seguire il regolamento e di far ripetere a tutti i ragazzi l’esame. «L’errore umano ci può stare», ha concluso Bracone, «la preparazione degli esami è molto impegnativa e complessa. Abbiamo sbagliato e secondo noi abbiamo risolto nel migliore dei modi. I ragazzi oggi (ieri per chi legge, ndc) hanno svolto la prova di matematica e giovedì rifaranno quella di italiano. Abbiamo parlato con loro, hanno compreso l’accaduto e sono sereni».
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