«È una gestione fallimentare»

15 Agosto 2024

FdI accusa la Sasi e si rivolge al Governo. Il M5S attacca la Regione

PESCARA. Interventi urgenti a causa della scarsità idrica. È la richiesta che i parlamentari abruzzesi di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, Guerino Testa e Guido Liris, hanno presentato al commissario straordinario nazionale per l'adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua.
«Sono in corso contatti con la Regione Abruzzo», proseguono, «per attivare la procedura di dichiarazione dello stato di emergenza che siamo pronti a sostenere e seguire con la massima attenzione. Alla mancanza di piogge, che ha ulteriormente aggravato la situazione, si aggiungono purtroppo le carenze strutturali della rete idrica la quale disperde una parte significativa della preziosa risorsa. In particolare, nella zona del Vastese sono emerse in maniera evidente le responsabilità della gestione del servizio idrico da parte della Sasi che, nonostante le importanti risorse messe a disposizione dalla Regione Abruzzo, non è riuscita a tradurre in interventi e lavori concreti l’opportunità di ammodernare la rete idrica». Le critiche dei parlamentari di Fdi riguardano il fatto che «pur essendo da tempo prevedibile la condizione di penuria idrica, non sia stato predisposto un adeguato piano d’emergenza».
Francesco Prospero, consigliere regionale di FdI, sottolinea come «sulla crisi idrica siano stati stanziati dalla Regione 75 milioni di euro alla Sasi, la cui gestione si dimostra inefficiente. Di questi, 380 milioni sono stati assegnati al potenziamento delle infrastrutture idriche potabili, e circa 75 milioni di euro sono stati specificamente stanziati per la Sasi. Tuttavia, è evidente che queste risorse, nonostante la loro entità, sono state utilizzate in maniera inefficace dalla Sasi, che ha dimostrato di non saper gestire né i fondi a lei destinati, né tanto meno l'attuale emergenza idrica».
L’onorevole Daniela Torto, del Movimento 5 Stelle, si dice «profondamente preoccupata per la situazione della Regione Abruzzo guidata dal centrodestra che ormai ignora le vere priorità ed emergenze e si occupa in agosto di deliberare il calendario della caccia al cervo». «In piena emergenza idrica», osserva, «i veri danni all’agricoltura sono causati dalla mancanza di acqua e non da qualche cervo presente sul territorio. Esprimo sconcerto di fronte alla decisione di concentrarsi in questo momento su un'emergenza cervi che non esiste, trascurando questioni ben più urgenti e impattanti sulla vita dei cittadini abruzzesi. Mentre la rete idrica regionale versa in condizioni precarie e i raccolti degli agricoltori contano danni ingenti a causa della carenza idrica che, non dipende solo dal caldo, ma anche da una rete colabrodo e da infrastrutture troppo antiquate, l'assessore Imprudente finge di risolvere il problema degli agricoltori ordinando l'abbattimento di cervi». Per la senatrice Gabriella Di Girolamo (M5S) «la situazione è disperata. Marsilio è tardivo, doveva muoversi per tempo. La situazione è drammatica, ma si preferisce continuare a perdere tempo. La Regione ha messo su una cabina di regia che dopo attenta osservazione ha confermato che in Abruzzo è in corso una crisi idrica senza precedenti. Grazie per averlo notato! Sembra una farsa, una recita fatta allo scopo di mostrarsi operativi dopo anni di incuria. Ora tocca alla fase istruttoria e di raccolta dati e poi Marsilio invierà a Roma la richiesta dello stato di emergenza, mostrando di aver fatto tutto quanto in suo potere per risolvere la situazione, magari giusto in tempo per non disturbare le vacanze della signora Meloni».
«Nel frattempo», conclude, «la crisi idrica assume contorni sempre più allarmanti e getta nello sconforto e nella frustrazione cittadini e amministratori locali».