A piazza San Giuseppe è vietato sedersi

25 Maggio 2010

Distrutte dai vandali tutte le panchine e la fontana rimossa non è stata sostituita. Appello dei residenti: «Nell’isola pedonale i motorini scorrazzano tra anziani e bambini»

PESCARA. Nella città la piazza è sempre stata luogo d'incontro e di ritrovo, uno spazio ritagliato nella quotidianità dove per un po', insieme a pensionati, immigrati, senzatetto o bambini, si ferma anche il tempo. A Pescara, questo spazio pubblico e soprattutto il suo simbolo, la panchina, sembrano in via d'estinzione. Quando non pensa l'amministrazione comunale a togliere le panchine per «ripulire» la città, com'è successo in piazza Sacro Cuore solo tre mesi prima, lo fanno i vandali.

Ma c'è chi si crede padrone dello spazio pubblico e prima mette fuoco poi rompe le panchine, noncurante delle videocamere installate appositamente per impedire tali episodi.  E' il caso di piazza San Giuseppe, tra l'altro riqualificata pochi anni fa grazie ai fondi europei del progetto Urban 2, che da luogo di ritrovo è diventata simbolo di degrado, insicurezza e abbandono. 

Nella piazza, situata davanti all'omonima chiesa, vicino all'ospedale civile, tra via Passolanciano e via Monte Siella, le panchine in legno sono tutte rotte, la fontana è stata tolta e mai più sostituita e il giardinetto circondante non viene mai pulito. In più, la piazza, che è un'isola pedonale, è attraversata di continuo dai motorini, che mettono così a repentaglio la sicurezza degli anziani e dei bambini a passeggio. 

La situazione è stata segnalata dal consigliere comunale Antonio Blasioli, portavoce di tutti i residenti della zona, stanchi delle innumerevoli chiamate fatte alle forze dell'ordine e all'amministrazione locale, finora senza alcun risultato.  Blasioli ricorda che atti di teppismo si erano già registrati nella piazza, senza che venissero danneggiate le panchine.

Il primo episodio del genere è avvenuto subito dopo l'installazione del sistema di videosorveglianza: nel settembre 2008 i vandali hanno oscurato con una busta una telecamera, in modo che non potesse riprenderli, e hanno rotto una panchina. Negli ultimi mesi, invece, gli atti vandalici sono diventati sempre più numerosi e oggi la piazza si trova in uno stato di degrado allarmante. 

I teppisti, questa volta senza più coprire le videocamere, hanno prima messo fuoco a due panchine, dopodiché ne hanno parzialmente divelte alcune. Per le altre, invece, hanno eliminato tutte le lastre di legno. In questo modo, le panchine della piazza sono rese inagibili, vietando a tanti abitanti di usufruire di uno spazio creato appositamente per loro. I cittadini della zona rivogliono la loro piazza: nuove panchine in pietra, di certo impossibili da rompere, la reinstallazione della fontana, e sopratutto, per evitare che il caso San Giuseppe diventi una regola per altri vandali, controlli costanti da parte delle forze dell'ordine, finora secondo loro del tutto assenti.

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