PESCARA

Asl sospende altri 32 dipendenti no vax e recluta personale

In arrivo 30 infermieri. Si cercano operatori per il nuovo hub vaccinale nel palazzo Fuksas

PESCARA. Continuano le assunzioni alla Asl. L'azienda sanitaria è pronta a reclutare altri 30 infermieri, 20 dei quali sono in realtà stati già contrattualizzati. Una necessità, quella di avere più personale, dettata dal fatto che al momento ci sono 32 dipendenti non vaccinati che sono stati pertanto sospesi e ben 94 che purtroppo hanno contratto il virus.

Altro personale si cerca per il nuovo hub vaccinale che aprirà i battenti, entro fine mese, nel palazzo Fuksas. A tal proposito, si cercano 12 infermieri, per i quali esiste già una deliberazione del direttore generale, che prevede assunzioni a tempo determinato per tre mesi, 12 dirigenti medici e 12 operatori Edp. L'obiettivo, è quello di garantire sei linee vaccinali, così come attualmente avviene nell'hub della ex stazione di Pescara Porta Nuova.

«Le assunzioni sono oggetto di pianificazione, ma quest'anno come nei due precedenti», spiega il direttore amministrativo della Asl, Vero Michitelli, «per via della pandemia, c'è stata fortissima pressione sugli uffici del personale. Quindi, l'emergenza sanitaria non poteva che essere gestita che con rapporti di lavoro flessibili». Nel 2020 sono stati stipulati da parte dell'Azienda 434 contratti di lavoro appunto flessibili, riguardanti per lo più medici e infermieri, e nel 2021 ben 496. Nel 2020 sono stati assunti in particolare 135 medici e 299 infermieri, mentre nel 2021 101 medici e 395 infermieri.«Com'è noto», sottolinea Michitelli, «il personale medico è di difficile reclutamento, ma la legislazione di emergenza ha consentito di utilizzare degli strumenti straordinari, come le manifestazioni di interesse, per stipulare dei rapporti che altrimenti non avremmo potuto avere. Abbiamo preso medici che non avevano ancora la specializzazione o che non avevano completato il ciclo di specializzazione, o medici in pensione, abbiamo stipulato contratti di collaborazione che normalmente non sono consentiti». La Asl fa presente che sono state utilizzate, infatti, procedure straordinarie di reclutamento del personale per il potenziamento, in particolare, delle reti di assistenza territoriale e dei reparti ospedalieri. Per quanto riguarda gli infermieri, si è passati a contratti di lavoro a tempo determinato utilizzando le graduatori. (a.d.f.)