Ateneo, mai pagato l'affitto della vecchia sede

La D'Annunzio deve al Comune 200 mila euro, ma c'è un contenzioso sui lavori eseguiti
PESCARA. Tra i debitori del Comune di Pescara c'è anche l'università D'Annunzio che deve all'ente più di 211mila euro. Si tratta dell'affitto mai versato per la vecchia sede della facoltà di Architettura. Un palazzo di un paio di piani su via Italica che per sei o sette anni ha ospitato studenti e docenti, e che prima aveva accolto una scuola elementare.
Il credito vantato dal Comune per fitti non pagati dovrebbe risalire a circa quindici anni fa. Il primo passo da fare sembra essere quello del recupero del carteggio intercorso anni addietro tra la D'Annunzio e l'amministrazione comunale.
Dall'ateneo intanto fanno sapere che «sono pronti ad onorare il proprio debito valutando però la possibilità di trovare un accordo con l'ente per poter definire al meglio le posizioni». Alla base del mancato pagamento sembra esserci infatti un contenzioso legato alla manutenzione, e la posizione dell'università non sarebbe solo debitoria, ma a sua volta anche creditoria. Lo ribadisce Marco Napoleone, allora direttore generale dell'ateneo: «La struttura era fatiscente e per poterla rendere usufruibile, l'università sostenne moltissime spese per lavori di manutenzione straordinaria».
Dopo anni di pausa, ora la querelle è di nuovo in piedi. Il debito dell'ateneo è di 211.773 euro, la cifra più alta di tutti i morosi, ma la D'Annunzio è in buona compagnia. Tra i debitori su cui il Comune ha deciso di intervenire ci sono anche Poste, Enel, e persino alcuni istituti religiosi. È una lista lunghissima quella stilata dal Comune: in tutto sono 645 i nomi che compaiono nell'elenco dell'ente, in gran parte semplici cittadini che non sono in regola con i pagamenti degli alloggi popolari.
In tutto, si tratta di ben 2 milioni 415mila euro di canoni arretrati. Un credito enorme, mai denunciato finora, che ora l'amministrazione Mascia è intenzionata a recuperare. L'operazione, mai tentata fino ad oggi, dovrebbe consentire al Comune di aumentare le entrate e di liberare alloggi popolari da destinare ad altri assegnatari in graduatoria.
Oggi pomeriggio intanto, si riunisce il consiglio di amministrazione dell'ateneo. All'ordine del giorno, la valutazione del contratto firmato dal nuovo direttore generale della D'Annunzio, Filippo Del Vecchio, che dovrebbe prendere servizio già da domani. I membri del cda, prima di approvare il contratto, ne valuteranno contenuti e aspetti economici.
Il credito vantato dal Comune per fitti non pagati dovrebbe risalire a circa quindici anni fa. Il primo passo da fare sembra essere quello del recupero del carteggio intercorso anni addietro tra la D'Annunzio e l'amministrazione comunale.
Dall'ateneo intanto fanno sapere che «sono pronti ad onorare il proprio debito valutando però la possibilità di trovare un accordo con l'ente per poter definire al meglio le posizioni». Alla base del mancato pagamento sembra esserci infatti un contenzioso legato alla manutenzione, e la posizione dell'università non sarebbe solo debitoria, ma a sua volta anche creditoria. Lo ribadisce Marco Napoleone, allora direttore generale dell'ateneo: «La struttura era fatiscente e per poterla rendere usufruibile, l'università sostenne moltissime spese per lavori di manutenzione straordinaria».
Dopo anni di pausa, ora la querelle è di nuovo in piedi. Il debito dell'ateneo è di 211.773 euro, la cifra più alta di tutti i morosi, ma la D'Annunzio è in buona compagnia. Tra i debitori su cui il Comune ha deciso di intervenire ci sono anche Poste, Enel, e persino alcuni istituti religiosi. È una lista lunghissima quella stilata dal Comune: in tutto sono 645 i nomi che compaiono nell'elenco dell'ente, in gran parte semplici cittadini che non sono in regola con i pagamenti degli alloggi popolari.
In tutto, si tratta di ben 2 milioni 415mila euro di canoni arretrati. Un credito enorme, mai denunciato finora, che ora l'amministrazione Mascia è intenzionata a recuperare. L'operazione, mai tentata fino ad oggi, dovrebbe consentire al Comune di aumentare le entrate e di liberare alloggi popolari da destinare ad altri assegnatari in graduatoria.
Oggi pomeriggio intanto, si riunisce il consiglio di amministrazione dell'ateneo. All'ordine del giorno, la valutazione del contratto firmato dal nuovo direttore generale della D'Annunzio, Filippo Del Vecchio, che dovrebbe prendere servizio già da domani. I membri del cda, prima di approvare il contratto, ne valuteranno contenuti e aspetti economici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA