Pescara

Città Sant’Angelo piange Gianni, il gioielliere morto schiacciato dall’albero. «Ci mancherai»

2 Settembre 2025

Giovanni Cieri (da tutti conosciuto come Gianni) gestiva l’attività con i genitori nel borgo angolano, in corso Vittorio. L’addio domani alla Collegiata di San Michele Arcangelo. Il sindaco: una persona che ha dato tanto alla città

PESCARA. Una fatalità. È morto così Giovanni Cieri, 70 anni, storico gioielliere di Città Sant’Angelo. Ieri mattina l’uomo è stato travolto da una palma che stava tagliando con una motosega in un giardino di una casa privata in strada Pandolfi, ai Colli. Un incidente che non gli ha lasciato scampo: Giovanni, da tutti conosciuto come “Gianni”, è morto sul colpo, davanti agli occhi di alcuni parenti che si trovavano in quel momento intorno a casa. La salma è stata già restituita alla famiglia: i funerali sono in programma domani, alle 15.30, alla collegiata di San Michele Arcangelo, a Città Sant’Angelo.

L’INCIDENTE Per Giovanni ieri c’è stato poco da fare: è morto sul colpo travolto dalla palma che stava potando. Intorno alle 10.30, il 70enne stava facendo alcuni lavoretti nella casetta bianca a tre piani dove vive la sua compagna. Insieme ad alcuni conoscenti, Giovanni era in giardino per potare diverse piante, tra cui una palma alta poco più di tre metri. E per una fatalità durante il taglio il 70enne è rimasto schiacciato dal possente tronco della palma. Immediata la chiamata ai soccorsi. Sul posto sono arrivati subito i vigili del fuoco a cui è toccato estrarre il corpo da sotto la pianta. Sul posto anche un’ambulanza del 118 e il medico legale Paolo Ferrante che ha solo potuto constatare il decesso.

Dell’incidente è stato avvisato anche il pm Andrea Di Giovanni. Ad occuparsi dei rilievi sono stati gli agenti della squadra anticrimine e della squadra volante, diretta sul posto dal dirigente Pierpaolo Varrasso. Dopo gli accertamenti, la salma è stata portata in obitorio e restituita alla famiglia. Da oggi è aperta la camera ardente alla casa funeraria De Bonis, in via d’Annunzio, a Città Sant’Angelo.

CHI ERA Laureato in architettura, Giovanni Cieri aveva preso la strada del commercio, seguendo così le orme dei genitori, Olga e Bruno, che hanno la storica attività di gioielli sul Corso di Città Sant’Angelo. Fino agli anni ’90, Cieri gestiva un piccolo negozio di elettrodomestici, chiuso in seguito all’apertura delle grandi catene. Così era diventato il volto gentile dietro al bancone della storica gioielleria, punto di riferimento del centro cittadino da oltre cinquant’anni. Appassionato da sempre di moto e di campagna, alcuni anni fa Giovanni aveva comprato un’azienda agricola in strada Gaglierano, dedicandosi anche a piccoli lavoretti di campagna. Nel tempo libero Giovanni era anche un appassionato di corsa e faceva parte dell’associazione podistica angolana.

IL COMMERCIO IN LUTTO. Ieri sono rimaste abbassate le serrande della storica gioielleria su corso Vittorio. In tanti hanno rivolto un messaggio di cordoglio al figlio Bruno, noto architetto e fotografo, e ai genitori, in particolare al papà Bruno, molto conosciuto per essere stato presidente della Renato Curi Angolana. «Gianni era una bellissima persona», è il cordoglio del sindaco di Città Sant’Angelo Matteo Perazzetti, «ma anche molto riservata. Lui e la sua famiglia hanno dato tanto a tutta la comunità. Il figlio Bruno, che collabora con il Comune con alcuni progetti importanti, è un architetto che veramente sta rivoluzionando la città. È un grande dispiacere perdere una valente persona come Gianni».