D'Alfonso rinviato a giudizio a processo il 14 aprile

23 Febbraio 2011

Il giudice si pronuncia sul rinvio a giudizio

PESCARA. L'ex sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso è stato rinviato a giudizio dal gup Guido Campli sulla vicenda delle presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune di Pescara che vedeva imputate altre 25 persone, tra cui il suo braccio destro Guido Dezio e gli imprenditori Carlo e Alfonso Toto, tutti e tre rinviati a giudizio.

Insieme a D'Alfonso, Dezio e ai Toto il gup ha chiesto anche il processo per: l'ex dirigente comunale Giampiero Leombroni, l'ex portavoce del sindaco Marco Presutti, il capo di gabinetto del Comune Marco Molisani, Fabrizio Paolini all'epoca nello staff del sindaco, il dirigente comunale Pierpaolo Pescara, l'ex direttore generale del comune Antonio Dandolo, l'ex dirigente del comune Vincenzo Cirone, l'avvocato Marco Mariani, l'ex consulente del comune Francesco Ferragina, gli imprenditori Angelo e Massimo De Cesaris, gli imprenditori Alberto La Rocca, Rosario Cardinale, Vincenzo Fanì, Pietro Colanzi, Enzo Perrelli, Giacomo Costantini, l'ex consulente del comune Nicola Di Mascio, il dipendente di un istituto di vigilanza Giampiero Finizio.    

Il gup ha invece disposto il non luogo a procedere per Fabio Zuccarini, ex tesoriere della Margherita, l'ex dirigente comunale Luciano Di Biase, e l'imprenditore Valterino Di Persio che escono quindi dal processo.

Il gup ha anche chiesto il non luogo a procedere per uno degli episodi di corruzione imputati a Guido Dezio e per tre episodi di concussione più uno di corruzione imputati a D'Alfonso perchè il fatto non sussiste.

Il processo inizierà il 14 aprile.


© RIPRODUZIONE RISERVATA