Muscufo

Scritta antifascista sotto l’immagine del duce, polemica a Moscufo. Aggrediti l’autore e la troupe di Rete8

20 Agosto 2025

Parla al microfono del Tg8 l’autore della scritta “Moscufo è antifascista” sotto l’effigie di Mussolini. La giornalista Antonella Micolitti viene minacciata. La solidarietà del Cdr di Rete8 e del Sindacato giornalisti

MOSCUFO. E' lì da oltre 80 anni, circa dieci anni fa è stata anche restaurata, dopo che era stata ricoperta con vernice nera. L'effigie di Benito Mussolini campeggia sul muro di un palazzo nel centro di Moscufo, grazioso borgo dell'entroterra pescarese, con tanto di motto "noi tireremo diritto".

Giorni fa un giovane professore di Storia e Filosofia, Andrea D'Emilio, con una vernice rossa, sotto all'immagine ha scritto "Moscufo è antifascista". Un deprecabile atto vandalico lo ha giudicato il presidente del Consiglio Regionale dell'Abruzzo, Lorenzo Sospiri, in quota Forza Italia, che ha denunciato l'episodio sui suoi profili social. Un'esposizione, quella di Sospiri, criticata dalla sezione Anpi di Pescara: secondo il coordinatore, Nicola Palombaro, il presidente del Consiglio regionale avrebbe fatto meglio a prendere le distanze dai numerosi commenti al suo post nei quali si arriva a inneggiare all'utilizzo di olio di ricino per il responsabile della scritta.

Non sono mancati strascichi della vicenda: questa mattina D'Emilio e una troupe dell'emittente televisiva Rete8, mentre registravano un'intervista sono stati pesantemente minacciati da alcuni residenti.

Ecco la ricostruzione dei fatti riportata dal sito di Rete8. Questa mattina la giornalista di Rete8 Antonella Micolitti, arrivata a Moscufo per intervistare il professore autore della scritta, è stata minacciata verbalmente da una persona. Micolitti stava intervistando il professore pescarese Andrea D’Emilio sotto al ritratto e al motto di Benito Mussolini, risalenti agli anni del regime fascista. La giornalista e il professore sono stati avvicinati da un cittadino che ha interrotto la ripresa e li ha minacciati. «Non riprendere e spegni la telecamera» ha detto alla collega. Il clima si è immediatamente scaldato, tanto che la giornalista e il professore sono stati costretti ad andarsene.

L’episodio nel dettaglio Un residente ha imprecato contro la cronista e ha inveito dicendo di spegnere la telecamere e non mandare in onda le riprese, poi si è rivolto con fare minaccioso a D’Emilio. L’intervista è stata interrotta, anche alcuni residenti hanno assistito alla scena. Ma il servizio è stato realizzato e va in onda nei nostri Tg, sia per dovere di cronaca che perché racconta il fatto ascoltando più voci. “Il pensiero – afferma la giornalista – va alla città di Moscufo che certo non ha nulla in comune con un paio di personaggi che si sono inalberati alla vista della telecamera e di Andrea D’Emilio”.

Il Comitato di redazione di Rete8 e il Sindacato giornalisti esprimono piena solidarietà alla collega Antonella Micolitti, vittima di minacce durante il suo lavoro a Moscufo. “Condanniamo con fermezza ogni atto di intimidazione contro chi esercita il diritto-dovere di informare: la libertà di stampa è un pilastro della nostra democrazia e non può essere ostacolata da comportamenti violenti o aggressivi. Chiediamo alle istituzioni locali e regionali di prendere posizione netta contro simili episodi e di garantire sempre il rispetto della libertà di cronaca”.

Immediata la solidarietà anche del sindaco, Pietro Di Pietro, il quale tiene a precisare che "Moscufo non è un paese fascista". 

Note di condanna dell'accaduto anche da parte dell'Anpi.

Per sabato prossimo, 23 agosto, lo stesso D'Emilio ha annunciato una manifestazione, a partire dalle 16, a Moscufo: al sindaco sarà consegnata una targa bianca in pietra con la scritta "Moscufo è antifascista. I Cittadini, 2025". "Ho protocollato al sindaco Di Pietro questa testimonianza di aggressione e ribadito la richiesta urgente di accettare la targa e, quindi, la preliminare rimozione della mia scritta rossa, che rivendico; tutto a mie spese".