Dragaggio del porto, i fanghi forse gettati in mare

14 Giugno 2011

L'annuncio di Testa dopo il vertice con il sottosegretario Catone: "Analisi buone, lo sversamento in mare dei fanghi del porto (foto) è una soluzione molto più praticabile"

PESCARA. Si fa largo l'ipotesi di gettari in mare i fanghi del dragaggio del porto. E' quanto emerge alla fine del vertice in prefettura per il dragaggio del fiume Pescara con il sottosegretario all'Ambiente Giampiero Catone. Durante l'incontro si è parlato dei risultati "positivi" delle prime analisi.

"I risultati parziali della campionatura di 12 dei 53 punti della darsena sembrano buoni", ha detto ha detto il presidente della Provincia di pescara, Guerino Testa, prossimo commissario straordinario del porto, "ora entro 48 ore avremo i risultati definitivi, e se anche questi dovessero dare un esito positivo, potremo davvero accelerare l'iter per far partire almeno il dragaggio parziale del fiume. Lo sversamento in mare dei fanghi è ora una soluzione molto più praticabile".

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"Per il momento", ha detto Catone, "le prime analisi sembrano positive, e questo è già un buon inizio. I risultati che ci ha fornito l'Arta di Pescara ci confortano. Ci attende un lavoro non da poco, considerando che ci sono almeno 400 mila metri cubi di fanghi da dragare (e un massimo di 700 mila). Stiamo però lavorando giorno e notte per cercare di accelerare al massimo le operazioni. Già questa sera ci sarà una riunione tecnica in Provincia dove parteciperà anche Nicola Dell'Aquila, della Protezione civile". Nessuna certezza sui fondi e il sottosegretario ha detto: "Si vedrà. I fondi bisognerà trovarli in un modo o nell'altro. Il nostro compito è quello di portare a compimento quest'opera e risolvere il problema una volta per tutte". Con i primi dati sull'analisi dei fanghi del porto e della darsena, non è da escludere la possibilità dello sversamento in mare dei fanghi: lo ha detto il direttore dell'Arta, Mario Amicone, subito prima di partecipare al vertice in Prefettura sul dragaggio del porto di Pescara. "L'unica cosa che posso dire con certezza", ha aggiunto, "è che con i dati in nostro possesso il ripascimento è da escludere". Amicone ha poi spiegato che quelli presentati oggi sono solo i dati parziali dei carotaggi effettuati a una profondità di tre metri lungo la darsena e nelle acque del porto commerciale. "Per i dati definitivi", ha concluso il direttore dell'Arta, "bisognerà però attendere fine mese".