Pescara

Elezioni Pescara, Marsilio: «Bene il ricorso al Consiglio di Stato. Un giudice a Berlino si troverà...»

26 Giugno 2025

Il presidente della Regione Abruzzo interviene sulla sentenza del Tar di rinnovare il voto in città in 27 sezioni. «Le opposizioni stanno inquinando la vicenda con accuse di dolo, attenti: a tutto c’è un limite...»

PESCARA. «L'atteggiamento di chi perde in maniera molto evidente le elezioni e va a cercare i cavilli dentro i verbali si dovrebbe commentare da solo, però siamo qui e spero che alla fine 'un giudice a Berlino' si troverà, come per altri tanti altri casi che hanno visto protagonista la giustizia amministrativa di questa città». Lo afferma il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a proposito della sentenza del Tar che ha annullato l'esito delle elezioni 2024 imponendo un nuovo voto in 27 sezioni.

Intervenendo brevemente alla conferenza stampa che il sindaco, Carlo Masci, ha indetto sul tema, il governatore parla di "una casistica infinita e io penso che se con lo stesso atteggiamento capzioso andassimo a guardare almeno nelle grandi città dove i seggi sono centinaia, non troveremmo forse una sola elezione che non abbia almeno gli stessi difetti. Penso ci si debba affidare, come sta facendo il sindaco - aggiunge - al Consiglio di Stato, perché è assolutamente legittimo e fondato portare avanti le ragioni che puntano alla sostanza della conservazione di un voto che ha fatto registrare migliaia di voti di vantaggio rispetto al secondo classificato".

Marsilio poi si dice dispiaciuto per il fatto che "una parte dei nostri avversari politici stia inquinando questa vicenda con accuse calunniose di dolo, di broglio. Io - dice - li inviterei a essere calmi, perché oltre un certo limite poi c'è anche una rispettabilità e una onorabilità che devono essere difese fino in fondo. Siamo pronti a discutere nelle sedi giudiziarie e io sono qui a portare sostegno morale, politico e umano al sindaco che affronterà con i suoi colleghi questa vicenda nelle sedi competenti. Un conto è discutere se c'è stata correttezza e perizia nel compilare verbali, altro conto è lanciare nell'aria sospetti di attività criminose, perché c'è un limite".