Lo striscione della pace steso in occasione della manifestazione (foto G.Lattanzio)

PESCARA

«Fermate la guerra in Ucraina»: Pescara risponde all'appello / VIDEO

Il presidio della rete Europe for peace in contemporanea con tante altre piazze italiane e d'Europa

PESCARA. In tanti hanno risposto all’appello della rete Europe for peace partecipando al presidio in piazza Sacro cuore, a un anno esatto dalla guerra in Ucraina, per chiedere il cessate il fuoco e lo stop all’invio delle armi.
La manifestazione, organizzata in contemporanea in tantissime piazze italiane ed europee (circa 24), a livello locale è stata promossa dalla Cgil di Pescara, dal comitato provinciale dell’Arci, dalla sezione locale dell’Anpi, dai gruppi di Pescara di Emergency, Legambiente Abruzzo, Forum H2O, collettivo Disarmare la pace, disertare la guerra.  A livello di partiti, tra i primi a supportare la mobilitazione sono stati Rifondazione comunista, Giovani comunisti, Sinistra italiana Pescara, Sinistra italiana Abruzzo e Unione popolare Pescara; citiamo poi l’associazione Deposito dei segni.

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Il presidio contro la guerra: "E' aberrante quello che sta avvenendo. E su Marsilio..."
L'intervento del presidente provinciale Anpi (Associazione partigiani) Nicola Palombaro a Pescara (video G.Lattanzio)


 Tra le richieste delle associazioni, che considerano «troppo» un anno di guerra, figurano l’immediato cessate il fuoco, la richiesta di un negoziato internazionale, attraverso la convocazione di una conferenza internazionale di pace da parte dell’Onu, e il conseguente stop all’invio delle armi.
«La guerra è tutt’altro che conclusa», sottolinea Luigi Cipollini della Cgil, «anzi, il rischio è che il conflitto possa allargarsi ad altri Paesi, per questo bisogna arrivare al più presto alla pace». (y.g.)
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