Gas a Pescara, l’appalto va in proroga da 7 anni: c’è l’esposto in Procura

Il consigliere civico Domenico Pettinari: «La gara per l’affidamento slitta dal 2019, nessuno spiega perché». E il Comune potrebbe vendere le sue reti: «Un errore, nel 2006 furono riscattate per 22 milioni»
PESCARA. L’appalto della distribuzione del gas vale 200 milioni di euro, secondo i calcoli del consigliere comunale civico Domenico Pettinari. Ma questo appalto è in proroga da sette anni e non c’è certezza di una gara comunale imminente per l’affidamento del servizio. E, intanto, il Comune di Pescara potrebbe vendere e privatizzare le sue reti del gas naturale, le stesse che nel 2006, con l’amministrazione D’Alfonso, erano state riscattate dietro il pagamento di 22 milioni di euro. Secondo i consiglieri Pettinari e Massimiliano Di Pillo, in questa storia potrebbero esserci dei corto circuiti e, per questo, il consigliere ha portato un pacco di carte alla Procura: «Avevo chiesto chiarimenti in consiglio comunale proprio sulla gestione della gara delle reti del gas con un’interrogazione il 31 marzo 2025 ma», spiega Pettinari, «nella risposta ricevuta nel consiglio del 22 maggio, l’amministrazione comunale si è guardata bene dal riferire su tali iniziative assunte, limitandosi a una risposta di poche righe dove sostanzialmente si ribadisce che, nelle more della definizione della gara, il Comune continuerà a prorogare il contratto in essere. Per questo», rivela il consigliere, «abbiamo inoltrato, alcuni giorni fa, un esposto alla Procura della Repubblica per chiedere, soprattutto in riferimento alle proroghe del servizio in assenza di gara, se nei fatti rappresentati possono ravvisarsi elementi degni di approfondimento giudiziario».
Quella raccontata da Pettinari è una storia di proroghe che parte vent’anni fa: «Il 30 dicembre 2005, la gestione del servizio di distribuzione del gas naturale nel territorio del Comune di Pescara è stata affidata alla società Pescara distribuzione gas srl attualmente denominata Adistribuzionegas srl. Le condizioni di affidamento, già prorogate nel 2019, sono scadute nel 2021. Il Comune di Pescara ha accordato una nuova proroga, nelle more della definizione della procedura di gara per l’Atem Pescara. L’ulteriore proroga», dice Pettinari, «risulterebbe scaduta il 31 dicembre 2024 e oggi la gara non sarebbe stata ancora predisposta».
E il Comune potrebbe vendere le sue reti: «E allora vendiamo anche il palazzo del municipio», dice Pettinari, «è una decisione, quella del Comune di Pescara, che lascia senza parole visto che nel 2006 lo stesso Comune decise di intraprendere una battaglia legale per riscattare le reti, battaglia che si concluse con il rientro in possesso delle reti dietro il pagamento di oltre 22 milioni a titolo di indennizzo per le reti e gli impianti realizzati nella nostra città. Da allora sono passati vent’anni e il Comune di Pescara decide di vendere le proprie reti gas invece di valorizzarle, visto che non si comprende quali progetti siano stati messi in campo negli ultimi 20 anni per valorizzare le stesse». Pettinari chiede: «Perché non si è introdotta, la propria partecipata Pescara Energia spa nella distribuzione e vendita di gas e luce attraverso la costituzione di una società partecipata pubblica come consentito per legge, invece di rilegarla alla sostituzione delle lampadine dei lampioni stradali e alla realizzazione di due impianti fotovoltaici sui tetti delle scuole grazie esclusivamente ai fondi del Pnrr».