I vertici Cir: cercheremo di salvare i posti a rischio

Tocco da Casauria, il sindaco Lattanzio incontra i dirigenti dell’ex Merker «Sono preoccupato per la situazione, offrirò il mio sostegno»

TOCCO DA CASAURIA. Il sindaco Luciano Lattanzio incontra i vertici della Compagnia italiana rimorchi (Cir, ex Merker). Il primo cittadino ha voluto personalmente intrattenere un colloquio con i dirigenti della holding metalmeccanica toccolana per discutere della situazione di crisi del mercato del rimorchio e del semirimorchio - produzioni dello stabilimento di Tocco - e delle condizioni occupazionali sui 67 esuberi recentemente dichiarati dall’azienda. Lattanzio ne ha discusso con il responsabile delle Risorse umane e relazioni industriali ed esterne del gruppo Cir, Alfonso Orfanelli. «Ho manifestato piena e pronta disponibilità dell’amministrazione nei confronti dei lavoratori e dell’azienda», riferisce il sindaco. «In questo momento particolare possiamo fare ben poco, vista la crisi di sistema che coinvolge tutti. Con sobrietà, ci siamo comunque messi a disposizione dell’azienda che ci terrà informati sulla trattativa sindacale in corso, in particolare, in merito al possibile rischio che i lavoratori perdano il loro posto di lavoro. Sono fortemente preoccupato per la situazione, per questo ho voluto verificare quale sostegno le istituzioni locali possano fornire per un’auspicabile positiva soluzione della difficile vertenza». I numeri emersi dai recenti incontri fra Rsu e azienda dicono che il gruppo Cir potrebbe perdere circa il 50% di personale oggi in esubero. La ricaduta per lo stabilimento di Tocco, dove attualmente sono impiegate 188 unità, consisterebbe nella riduzione di 67 lavoratori (ne resterebbero 119) mentre sarebbero ancora più drastiche le riduzioni previste per gli stabilimenti di Verona con 60 unità su 90 e di Nichelino di Torino con 69 unità su 104. Ma di fronte a queste cifre il sindaco è stato in qualche modo rassicurato. Orfanelli ha confermato la piena volontà del gruppo di andare avanti in un progetto in cui la famiglia Margaritelli, socio di maggioranza di Cir, ha creduto e crede tuttora, nonostante la gravità della crisi di un settore che fino a pochi anni fa aveva volumi di immatricolazioni superiori alle 15 mila unità annue contro le scarse 6500 che si prevedono per il 2012. Del resto l'azienda è stata sempre disponibile a colloquiare con le rappresentanze dei lavoratori con il fine di salvare i livelli occupazionali. «Fin dalle prime avvisaglie di crisi del 2008», ha detto Orfanelli, «l'azienda ha avviato tutte le azioni possibili e immaginabili per la salvaguardia dei posti di lavoro, ancor di più in un momento delicato come quello attuale, attraverso il ricorso ad ammortizzatori sociali, con la necessaria dichiarazione di esuberi legati più alla situazione congiunturale e non a condizioni strutturali dell’azienda stessa». Al momento attuale i lavoratori Cir sono sotto cassa integrazione in scadenza a fine ottobre.

Walter Teti

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