«La collezione Di Persio resterà a Pescara»

Marchegiani incontra l’imprenditore e annuncia: siamo al lavoro per evitare che le opere vadano via

PESCARA. Si aprono spiragli nella trattativa tra Comune e Venceslao Di Persio per far rimanere a Pescara la sua prestigiosa collezione di dipinti di fine Ottocento. Ieri l’imprenditore si è presentato in Comune con il suo legale, l’ex assessore Leo Brocchi, per parlare con l’assessore al patrimonio culturale Paola Marchegiani.

Al termine dell’incontro, al quale hanno partecipato anche i tecnici dell’ente, l’assessore ha dichiarato: «Stiamo cercando di superare le criticità che hanno bloccato sinora l’esposizione della collezione di Di Persio». Il riferimento è al palazzo di viale D’Annunzio, ex sede prima della Banca d’Italia e poi della Caripe, acquistato anni fa dall’imprenditore con l’intento di realizzare un’esposizione permamente dei suoi 200 capolavori di artisti appartenenti al Verismo napoletano e abruzzese di fine Ottocento.

Il progetto di Di Persio si era bloccato dopo il diniego della Soprintendenza ai beni architettonici sfociato poi in un lungo contenzioso legale. «Ora i tecnici del Comune lavoreranno per risolvere i problemi riguardanti l’edilizia», ha spiegato l’assessore, «dovrà poi pronunciarsi il consiglio comunale». Tra i vari problemi, ci sarebbe quello del cambio di destinazione d’uso dell’immobile, ora destinato esclusivamente ad uffici.

Fatto sta che il Comune farà di tutto per evitare che Pescara perda quei capolavori, come è accaduto con la collezione di Alfredo Paglione circa un mese fa. Le opere di Di Persio sono fortemente contese. Un mese fa si era fatta avanti la Pinacoteca di Ascoli Piceno, pronta ad ospitare tutti i dipinti dell’imprenditore. Nel luglio del 2013, invece, era arrivata a Pescara la conservatrice del museo D’Orsay, di Parigi, Beatrice Avanzi per ammirare le tele di Venceslao Di Persio. La conservatrice si era detta molto interessata alla collezione.

La conferma del valore e dell’importanza di quelle opere si è avuta anche di recente. All’Expo di Milano, ormai concluso, nella mostra organizzata da Vittorio Sgarbi le opere di Di Persio sono state quelle che hanno maggiormente richiamato l’attenzione dei visitatori.

Ma il lavoro, per evitare che la collezione voli via, appare lungo e difficile. «Abbiamo un’interlocuzione aperta da mesi con Di Persio», ha rivelato l’assessore, «io sono in contatto quotidiano con lui. Sono comunque fiduciosa di poter superare tutti gli scogli».

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