Chieti

Lacrime per Thomas, morto a 27 anni nell'incidente di Chieti: si è arreso dopo 50 minuti di rianimazione

9 Giugno 2025

Dolore a Lettomanoppello per la morte del giovane geometra. L’abbraccio del paese: «Momento di immenso dolore». Sgomento anche a Sulmona, città di nascita

LETTOMANOPPELLO. Una passione viscerale per i motori e per le auto ad alta velocità. La cura e la manutenzione della carrozzeria in ogni dettaglio. Proprio a bordo della sua macchina che tanto amava, una Bmw Serie Uno grigia, Thomas Lorenzo Bojano, geometra 27enne di Lettomanoppello, ha fatto il suo ultimo viaggio. Un urto fortissimo contro un’auto che viaggiava nella direzione opposta sulla strada statale 656, a Chieti, non ha lasciato scampo a una vita ancora tutta da mordere. Una strage con un bilancio di quattro morti, di cui lui è il più giovane. Vana quella corsa disperata verso l’ospedale di Pescara: per quasi un’ora Thomas ha lottato contro la morte, ma le sue condizioni erano troppo gravi ed è morto poco dopo. Fuori alle porte dell’ospedale, mamma Stefania Di Renzo, abbracciata al marito Raffaele, non si dà pace. E con loro c’è tutta la città ora chiusa nel dolore per una fatalità che si è consumata nel giro di pochi secondi su uno stradone rettilineo dove il piede sull’acceleratore purtroppo è abitudine.

LA PASSIONE PER I MOTORI Thomas teneva la sua macchina come un gioiellino. Era un amante dell’alta velocità. Per questo, dopo aver acquistato la Bmw l’aveva fatta modificare. A bordo di quella macchina grigia che lo ha portato alla morte, Thomas ne aveva fatti di chilometri sulle strade. Sul suo profilo social, il giovane raccontava la sua passione con gli scatti dei suoi viaggi, spesso anche solitari, e per il puro gusto di guidare. «Fine ferie», scriveva a settembre dello scorso anno sotto una foto della Bmw che correva in una strada sterrata. E poi ci sono decine di scatti di lui alla guida, cintura allacciata, occhiali da sole e sguardo determinato: «Chi osa vince», è la descrizione scelta per un suo selfie in auto.

AMICI E MONTAGNA Tra i suoi viaggi, soprattutto in giro per l’Abruzzo, ci sono anche le escursioni con gli amici in montagna. Ad accompagnarlo spesso c’era anche il suo cane, un pastore abruzzese bianco. Ma le sue passioni non toglievano spazio al lavoro: diplomato all’istituto Alessandro Volta di Pescara, da alcuni anni il giovane lavorava come geometra con il padre Raffaele.

DUE CITTA’ IN LUTTO La morte di Thomas chiude nel silenzio due città: Sulmona, dove era nato, e Lettomanoppello dove il 27enne abitava nella casetta di via Coste, insieme alla mamma Stefania, il papà Raffaele. Il giovane lascia anche due fratelli. «In questo momento di immenso dolore, ci uniamo con affetto e rispetto al cordoglio della famiglia Bojano, alla mamma Stefania e al papà Raffaele, quale rivolgiamo le nostre più sincere e sentite condoglianze. Che Thomas possa riposare in pace», è il messaggio di cordoglio che il sindaco di Lettomanoppello Simone Romano D’Alfonso rivolge alla famiglia chiusa nel dolore per una tragedia difficile da raccontare anche per chi l’ha vista con i suoi occhi. «Ero in coda quando ho trovato polizia, ambulanza, vigili e macchine devastate», racconta commossa una delle automobiliste di passaggio ieri lungo quello stradone, «era un massacro, sono sotto choc. Il mio compagno è sceso dall’auto, ha visto quelle povere vittime dentro l’auto bianca ed è tornato indietro. Mai vista una roba simile. Che possano riposare in pace quelle povere vittime». In quattro hanno perso la vita ieri pomeriggio su quel lungo stradone dove ogni giorno viaggiano migliaia di automobilisti. Ancora difficile capire cosa sia successo, ma sta di fatto che sono bastati pochi secondi per frantumare le vite di quei quattro automobilisti che per un caso si sono incrociati. Così le loro vite sono volate via.