Marturano (Ansfisa): «La filovia è a norma ma i nostri controlli non sono finiti»

21 Settembre 2025

Parla il dirigente dell’agenzia per la sicurezza: «Ci saranno verifiche periodiche». Ed esclude le barriere tra corsie: «Creano difficoltà agli incroci»

PESCARA. «L’impianto è perfettamente a norma, su questo non c’è alcun dubbio». Pietro Marturano, dirigente di Ansfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali), invitato a partecipare all’evento per i dieci anni di Tua (società unica del trasporto regionale), spiega perché la Strada parco è considerata idonea per il passaggio del filobus. A luglio è stato infatti rilasciato il nulla osta tecnico. Giovedì l’arrivo di Marturano a Pescara, per partecipare alla giornata dedicata alla intermodalità, organizzata dall’azienda di trasporto.

L’ex tracciato ferroviario è dunque sicuro?

«Le prime settimane del pre-esercizio hanno dimostrato che l’impianto, sulla strada in questione, funziona bene e non sono state riscontrate particolari criticità. Di certo non siamo soliti rilasciare il nulla osta tecnico, se non ci sono i presupposti».

Un’autorizzazione concessa a determinate condizioni. Qual è la reale situazione adesso?

«Si tratta di prescrizioni cui l’azienda deve ottemperare. Alcuni interventi sono stati completati e altri verranno conclusi entro i termini stabiliti nella documentazione. Tengo a precisare che Ansfisa non rilascia solo il nulla osta per la prima apertura. Annualmente vengono fatte delle visite di controllo, per verificare se l’impianto viene gestito secondo la normativa e se ci sono delle criticità. Nei prossimi sopralluoghi periodici andremo a controllare se tutte le prescrizioni sono state rispettate. Non abbandoniamo l’impianto, ma continuiamo a seguirlo».

Sarebbe necessario avere delle barriere, così come sostengono alcuni cittadini, per “separare” meglio la corsia destinata ai mezzi ed evitare pericoli?

«I filobus sono dei mezzi di trasporto urbano molto più simili alle linee autobus piuttosto che alle linee tranviarie. Le norme attuali non prevedono barriere di separazione tra la corsia preferenziale del filobus e il resto della marcia cittadina. Credo che la scelta fatta sia quella migliore dal punto di vista di integrazione del sistema sul piano ambientale, dal momento che le barriere possono anche creare difficoltà agli incroci. È un sistema di trasporto promiscuo».

Quali sono i principali vantaggi della Verde?

«I vantaggi di un sistema filoviario sono piuttosto semplici da intuire. È un sistema di trasporto pubblico ecologico, poiché non produce impatti negativi diretti sull’ambiente. Facilita la mobilità per i cittadini, perché offre una velocità superiore rispetto alle linee di autobus e ai mezzi privati. Questo è reso possibile dal percorso dedicato».

Durante le prove, ma non solo, i mezzi si sono bloccati. Il problema riguarda principalmente la batteria?

«Sì, il fermo mezzo dipende dalla batteria. Teniamo conto che adesso ci sono batterie di ultima generazione, che possono presentare qualche problematica».

Risolvibile?

«Certo. Siamo in una fase di rodaggio, che comunque sta dando ottimi risultati».

Tecnicamente l’estensione di questo tipo di trasporto in altre zone della città s è fattibile?

«Sì, ma questa è una domanda da rivolgere a Tua. La nostra agenzia si occupa di sicurezza, quindi nel momento in cui ci verrà proposta una modifica di tracciato, esprimeremo il nostro parere relativamente alla sicurezza dell’esercizio filoviario».

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