Montesilvano

Montesilvano, troppi coltelli tra i ragazzini: scattano i controlli col metal detector

26 Novembre 2025

I dati emersi dall’attività della polizia locale sono stati illustrati ieri in commissione Sicurezza. Il comandante Casale: «Trovate sei armi ad altrettanti ragazzi. E i genitori spesso li giustificano»

MONTESILVANO. Giro di vite dell’amministrazione comunale e della polizia locale contro i giovani in possesso di coltelli e tirapugni e armi bianche in genere. È questa l’indicazione politica che arriverà al comando di Palazzo Baldoni nei prossimi giorni così che gli agenti, agli ordini del comandante Nicolino Casale, intensifichino i controlli soprattutto nel periodo delle vacanze di Natale. Ad anticipare l’iniziativa, ieri mattina in commissione sicurezza, sono stati il consigliere delegato e presidente della commissione Marco Forconi e il tenente Nino Carletti della polizia locale. Il rappresentante del comando montesilvanese, infatti, è stato convocato per riferire sulle attività sperimentali svolte nei mesi scorsi dagli agenti, con l’obiettivo di intercettare il possesso e scongiurare l’utilizzo di coltelli soprattutto tra i giovanissimi. «Abbiamo acquistato dei metal detector che mandano vibrazioni senza suono e che ci consentono di non perquisire i ragazzi, ma di controllarli in maniera meno invasiva e senza dare nell’occhio con segnali sonori che possano richiamare l’attenzione degli altri, così come abbiamo formato degli agenti per queste attività», evidenzia Carletti. «Abbiamo poi svolto un’attività sperimentale controllando una ventina di ragazzi, quasi tutti minorenni, nei principali luoghi di incontro, come parchi, sale gioco e centri commerciali».

Dalle verifiche, sono emersi 4 coltelli e due tirapugni, per un totale di sei armi bianche sequestrate ad altrettanti giovani, di cui 4 minorenni. A questo si è aggiunto anche il sequestro di un piccolo quantitativo di sostanze stupefacenti per uso personale. «I più giovani sono stati segnalati al Tribunale dei minori dell’Aquila, mentre per i maggiorenni si è proceduto con il tribunale di Pescara». Un primo “esperimento” che ha messo in luce come il problema sia diffuso anche nella città adriatica dove quasi 1 giovane su 3 è stato trovato in possesso di un’arma bianca. «Abbiamo intenzione di continuare su questa strada», rivela Forconi, «intensificando i controlli soprattutto durante il periodo delle vacanze di Natale, quando i ragazzi si incontrano e fanno tardi la sera». I giovani intercettati dalla polizia locale hanno dichiarato di avere con sé quelle armi per difendersi, ma non sono riusciti a chiarire il motivo della loro preoccupazione. «L'elemento che dispiace e preoccupa maggiormente», aggiunge Carletti, «è che i genitori che incontriamo, nella maggior parte dei casi si pone quasi in contrasto con le forze dell’ordine, tendendo a giustificare dei comportamenti dei figli che girano con i coltelli per difendersi, senza chiedere loro da che cosa e perché debbano farlo».

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