Penne, strada fantasma sono 14 gli indagati

Chiusa l'inchiesta sulla strada fantasma di Penne: in tutto sono 14 gli indagati. All'ex sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso e all'imprenditore Carlo Toto si aggiungono altri due nomi nuovi.
PESCARA. Chiusa l'indagine sulla Mare-Monti. Sono 14 gli indagati per la strada fantasma, un appalto milionario sfociato in un'aggressione al territorio della riserva naturale del lago di Penne. Ai dodici indagati, compresi l'ex sindaco di Pescara D'Alfonso e l'imprenditore Carlo Toto, si aggiungono altri due personaggi: si tratta di Cesare Ramadori, presidente del cda della Toto spa, e il funzionario Raniero Fabrizi.
L'inchiesta è stata condotta dagli agenti del corpo forestale dello Stato, diretti da Guido Conti su delega del pm Gennaro Varone. In base alle carte dell'inchiesta, D'Alfonso viene definito "tutore degli interessi dei Toti" grazie al suo ruolo di "esponente di spicco della politica abruzzese".
Nell'indagine sono finiti anche Fabio De Santis, già scivolato nell'inchiesta sul G8 alla Maddalena, l'ingegnere Carlo Strassil, l'ex commissario straordinario della Mare-monte Valeria Olivieri.