Pescara

Pescara, boom di nascite a metà agosto: in tre giorni sono venuti alla luce 28 bimbi

20 Agosto 2025

Festa nel reparto di Ostetricia. In tredici sono nati a Ferragosto: sono 7 femminucce e 6 maschietti. (Nella foto, il dottor Gian Nicola Cunese con un gruppo di ostetriche e infermiere dell’ospedale pescarese)

PESCARA. Boom di parti nel fine settimana di Ferragosto nell'unità operativa complessa (Uoc) di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale. Ben ventotto bambini sono nati tra il 15, 16 e 17 agosto nel reparto guidato da Maurizio Rosati che ogni anno conta almeno 2mila nuovi arrivi, seppur con un trend in discesa nel 2025. Tredici nascite solo nel giorno di Ferragosto, 11 il giorno successivo e quattro domenica 17. Se non è un record lo è quasi.

«Una casualità, anche se in generale l'attività operativa estiva aumenta anche grazie ai turisti», l'analisi del dirigente medico Gian Nicola Cunese, responsabile Uos (Unità operativa semplice) Ostetricia - incardinata nella Uoc Ostetricia e Ginecologia diretta dal Rosati che è anche direttore del Dipartimento materno Infantile - che rivela i numeri da record di questo fine settimana ferragostano, malgrado la costante denatalità a livello nazionale: «Il 15 agosto sono nati ben 13 bambini di cui 7 femmine e 6 maschi, soprattutto parti spontanei e due cesarei: il 16 sono state 11 le nuove nascite, tra cui 6 femmine e un gemellare e 9 parti spontanei; domenica scorsa sono stati 4 i nuovi nati, tre femmine e un maschio», tutti parti spontanei.

La maggior parte dei neonati iporta cognomi italiani, uno solo straniero.

In ospedale il trend annuale si attesta sulle 2mila nascite «anche se quest'anno registriamo una contrazione», per via del fenomeno della denatalità. Nel reparto di Ostetricia e Ginecologia i bimbi vengono al mondo in una "comfort zone" composta da «quattro sale parto e travaglio modernissime, tutte comprendenti un'isola neonatale, con il bagno personale per le signore che possono fare la doccia» e avere un momento di intimità successivamente allo sgravamento.

Due delle quattro sale sono dotate di vasche per il parto in acqua «al momento meno richiesto dall'utenza», ma con probabilità di aumento della domanda nel prossimo futuro. Sul parto in acqua, infatti, la Asl di Pescara, guidata dal manager Vero Michitelli, ha puntato maggiormente i riflettori con nuovi investimenti.

Il dottor Cunese: «Abbiamo acquisito nuova strumentazione per effettuare i monitoraggi delle condizioni fetali delle pazienti che scelgono di partorire dolcemente». In generale, l'unità operativa ospedaliera rivendica con orgoglio il parto naturale e indolore. Il dirigente ci tiene a ringraziare il personale medico (20 unità, attualmente ridotte a 10 a causa delle turnazioni feriali) e infermieristico (35 ostetriche) oltre ai paramedici «che ci hanno consentito di affrontare questi giorni vorticosi nei quali abbiamo registrato il boom di nascite in un contesto di ristrutturazione del reparto» costretto, per tale ragione, a sacrificare una ventina di posti letto.

Le pazienti sono state trasferite in altri dipartimenti ma in ospedale assicurano che tra chiusura parziale del reparto e affollamento clinico, sono riusciti ad assicurare «un buon servizio grazie alla dedizione dei medici e delle ostetriche». «Il reparto cantierato, malgrado tutto, accoglie puerpere in una bella atmosfera, in un luogo dove si incontrano e si conoscono già prima del parto» conclude entusiasta Cunese.

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