Pescara, coppia truffa e rapina automobilista

Identificati e denunciati dai carabinieri di Francavilla moglie e marito, 32 anni lui, 29 lei, simulano un incidente e minacciano la vittima per farsi pagare i danni

PESCARA. Uno specchietto rotto e un colpo sordo contro l'auto della potenziale preda. Poi la richiesta di un accordo con risarcimento forfettario per l'incidente, che in realtà non è mai avvenuto, senza mettere di mezzo la compagnia assicurativa per evitare aumenti della Rc auto. Avrebbero operato così R.M. e B.C., coniugi originari di Salerno, nel tentativo di truffare ignari automobilisti tra Francavilla e Pescara.

Ma in un caso avrebbero minacciato il malcapitato automobilista puntandogli un coltello addosso. Così, i due, 32 anni lui, 29 lei, sono stati identificati denunciati dai carabinieri di Francavilla per tentata rapina e truffa.

Di colpi ne avrebbero messi a segno almeno quattro, forse cinque. Ma nell'ultimo caso è andata male: la vittima è riuscita a memorizzare la targa dell'auto su cui i due viaggiavano, circostanza che ha permesso ai carabinieri guidati dal comandante della stazione di Francavilla Antonio Solimini di rintracciare i malviventi.

Il meccanismo d'"attacco" era sempre lo stesso. Una ammaccatura sullo specchietto esterno o sulla carrozzeria dell'auto dei due truffatori, una Renault Clio.

Poi, in prossimità di un incrocio, un sasso scagliato contro l'auto della vittima, o un colpo di bastone sulla carrozzeria.

A questo punto, a forza di lampeggiare e di colpi di clacson, R.M. e B.C sarebbero sempre riusciti a far fermare i malcapitati, attribuendo loro quindi la responsabilità di un tamponamento e un qualche urto, e facendo leva sul dubbio e la confusione delle prede inseguite, che nel frattempo avevano avvertito il rumore di un colpo contro la propria macchina.

A quel punto, scattavano le richieste di risarcimento, o meglio l'invito a risolvere la questione in maniera informale, chiedendo e facendosi consegnare dalle vittime una cifra non esosa, generalmente attorno al centinaio di euro, senza compilare neanche il Cid, per tenere fuori dall'incidente le compagnie assicurative.

Così, i due avrebbero agito a Francavilla, sulla via Nazionale Adriatica, e a Pescara, nel quartiere di San Silvestro.

In quest'ultimo caso, però, alla coppia è andata male: davanti al rifiuto dell'automobilista di consegnare loro il denaro, i due lo avrebbero minacciato con un coltello, intimandogli di consegnargli subito e senza fare storie quanto "dovuto".

L'automobilista però avrebbe fatto in tempo a scappare, tenendo a mente il numero di targa dell'auto dei due malviventi, e dirigendosi immediatamente dai carabinieri per denunciare quanto gli era accaduto.

E' stato così che gli uomini di Solimini si sono messi sulle tracce dei truffatori, e li hanno fermati poche ore dopo a Francavilla, nei pressi del supermercato Conad. Un raggiro che negli ultimi giorni si sarebbe ripetuto più volte, ma che nella maggior parte dei casi non è stato denunciato: la vittima spesso non si è accorta in tempo del tentativo di truffa, e ha avvisato le forze dell'ordine soltanto a episodio avvenuto.

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