Pescara, l’Alcyone cambia proprietario e si trasforma in stile Miami

I Pecoraro vendono dopo quasi 40 anni, subentra il giovane imprenditore pescarese Luca Cardano: "È nostra intenzione fare una struttura ecosostenibile, con il verde anche sulle pareti"
PESCARA. Dopo quasi quarant’anni l’Alcyone, lo stabilimento con il ristorante e la pizzeria napoletana del lungomare nord, all’altezza di via De Amicis, cambia proprietario. Da più di un anno la famiglia Pecoraro aveva messo in vendita la storica strutture per una cifra iniziale di circa due milioni di euro che è andata via via abbassandosi fino a trovare l’acquirente che ha messo nero su bianco, con relativo compromesso già sottoscritto, il suo interessamento a rilevare il locale.
Si tratta di Luca Cardano, pescarese di 34 anni, famiglia di imprenditori nel settore edile (il papà Gaetano era socio di una delle società di Di Vincenzo costruzioni) e una vita trascorsa tra Pescara e Miami, dove cardano ha casa e dove ha preso l’ispirazione che l’ha portato a fare l’importante investimento. «Mi occupo degli interessi di famiglia», racconta lui stesso, «desideravo fare qualcosa di mio, di aprirmi nuove possibilità oltre alla vita aziendale e ho fatto la mia proposta ai proprietari dell’Alcyone. Un nome storico che conserverò sia perché non avrebbe senso cambiare il nome di un’attività che è stata un punto di riferimento soprattutto dal punto di vista della ristorazione, e sia per rispetto della famiglia Pecoraro».
Cambierà invece, e completamente, la fisionomia del locale, motivo per cui è già iniziato lo smantellamento delle strutture esterne dello stabilimento. «L’idea», spiega ancora Cardano, «nasce da un concetto nuovo, di stabilimento ecosostenibile. Ci sarà molto legno, molta pietra e un sacco di verde, in particolare ci sarà verde anche sulle pareti come ho visto a Miami, dove trascorro due tre mesi all’anno. Anzi, questo concetto nuovo del naturale, l’ho preso proprio dallo stabile dove abito e che va molto sia a Miami che a Ibiza. Avendo il vantaggio di poter vedere tante cose in giro per il mondo, provo a riportarle a Pescara, da cui per un motivo o per un altro non riesco ad andare via».
Pizzeria e ristorante, invece, rimarranno. «Un ristorante di pesce di buon livello, ma non gourmet, che possa accogliere persone di tutte le fasce, e pizzeria con servizio anche in spiaggia. Anche per la spiaggia», va avanti l’imprenditore, «cambierò tutte le palme, sto valutando delle foglie particolari che vengono dal Brasile». Quanto ai tempi di realizzazione, Cardano spera di riuscire a mettere in pista il nuovo locale entro aprile. «Tutto dipende dai permessi demaniali, dai tempi tecnici, ma voglio fare presto. Iniziare dopo aprile non avrebbe senso».
Entusiasmo e tanta voglia di fare che Luca Cardano giustifica così: «Amo Pescara, è la mia città, fare una cosa qui, per la gente di qui, mi fa piacere. Quanto ho pagato? Ho già una quota con il bar Dapper di via Fabrizi, ma diciamo che con l’Alcyone ho fatto il mio grosso investimento».
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