Pescara, le strade della vergogna: «Gli incivili dei rifiuti più veloci di chi pulisce»

24 Agosto 2025

Da Colle Falcone a via Palizzi, via Fabrizi, via Caravaggio e piazza Santa Caterina. Il Comune alle prese con le segnalazioni e le foto inviate dai lettori del Centro

PESCARA. Lenzuola, sedie, lavatrici e materassi. E ancora stendini, bottiglie di vetro, pacchetti di sigarette, mozziconi, contenitori di plastica, scatoloni e sacchetti colmi di rifiuti. È questo lo scenario che si presenta a chi percorre strada Colle Falcone, via Filippo Palizzi, via Nicola Fabrizi, via Caravaggio, piazza Santa Caterina, via Lago di Capestrano, via Lago di Borgiano e via Tavo.

Sono queste le zone segnalate al Centro dai residenti che, da settimane, assistono esasperati al progressivo declino dei loro quartieri, ormai ridotti a discariche a cielo aperto.

Un fenomeno alimentato da continui comportamenti incivili, in gran parte riconducibili ad automobilisti che, senza scrupolo, gettano dai finestrini sacchi e rifiuti di ogni tipo, abbandonando così la città al disordine e al cattivo odore. Una situazione che appare fuori controllo e che chiama in causa Ambiente spa, più volte accusata dai cittadini di non garantire un’adeguata pulizia urbana.

Ma secondo quanto dichiarato dal presidente Riccardo Chiavaroli, il problema non risiede tanto nell’assenza di interventi quanto nella rapidità con cui le strade, appena ripulite dagli operatori di Ambiente, tornano a essere sommerse dall’immondizia: nel giro di poche ore i cumuli ricompaiono, offrendo così ai residenti l’impressione che i rifiuti non vengano mai raccolti.

«Ogni giorno effettuiamo interventi straordinari di raccolta dei rifiuti che i cittadini abbandonano in strada, in ogni angolo, dal centro alle periferie. Troviamo di tutto vicino alle campagne di vetro, nelle aiuole, fuori dai contenitori delle isole ecologiche e anche vicino ai pochi cassonetti rimasti in città. Nel momento in cui riceviamo la segnalazione l’intervento avviene entro poche ore. Siamo convinti che la collaborazione di tutti i cittadini possa aiutare ad avere una città pulita e ordinata».

Per contrastare maggiormente il fenomeno il Comune ha introdotto, nelle aree più colpite, nuove telecamere mobili: questi dispositivi, nascosti per evitare manomissioni, sono in grado di rilevare la targa dei veicoli dai quali vengono gettati i rifiuti, permettendo così di procedere alle sanzioni che, con l’entrata in vigore della legge 137/2023, non sono più semplici illeciti amministrativi, ma ammende penali. Per i rifiuti non pericolosi, l’ammenda va dai mille ai 10mila euro; per quelli pericolosi, invece, la pena raddoppia fino a un massimo di 20mila euro.

Ma la “stretta” non si è fermata qui: dal 9 agosto è entrato in vigore il Decreto-legge 116/2025 che prevede misure ancora più severe per chi abbandona rifiuti dai veicoli, sia in sosta che in movimento.

Tra le principali novità: multe fino a 18mila euro per l’abbandono di rifiuti ingombranti; sospensione della patente da uno a sei mesi; confisca del veicolo (nei casi più gravi) e trasformazione in reato aggravato, se l’abbandono avviene in aree sensibili, con pene fino a sette anni di reclusione.

Nel mentre, l’assessore alle Politiche ambientali Cristian Orta, annuncia il potenziamento dei controlli da parte della polizia municipale in borghese e il rilascio di un numero consistente di verbali, i cui dati ufficiali verranno resi noti, nelle prossime settimane, in una conferenza stampa dal sindaco Carlo Masci.

«Sono tanti i cittadini collaborativi che rispettano le regole e li ringrazio perché aiutano a tenere pulita la città», dichiara l’assessore Orta, «e ci sono sempre stati, a prescindere dal sistema di raccolta utilizzato, coloro che agiscono fuori dalle regole. Queste persone arrivano a Pescara anche da altri comuni».

Aggiunge Orta: «Sono stati incrementati i servizi di spazzamento, lavaggio delle strade, sistemi di controllo e sanzioni. È una battaglia contro l'inciviltà che vogliamo vincere, con l’obiettivo di educare quei cittadini che, nei fatti, dimostrano di essere nemici di Pescara: rispetto alla maggioranza sono pochi, lo sappiamo bene, e ringraziamo tutti coloro che, invece, rispettano l'ambiente». E giù di fila le altre vie colpite dall’abbandono di rifiuti: via Sacco, via Trigno, via Ilaria Alpi, via Aldo Moro, via Neto, Fosso Vallelunga, via Feltrino, via Imele, via Prati, via del Circuito.

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