CORONAVIRUS / ABRUZZO

Pronte le zone rosse nei grandi comuni 

Il vertice tra Marsilio, Verì e gli esperti: restrizioni nel Teramano e Aquilano. Stop ai mercati

L’AQUILA. Zone rosse mirate in Abruzzo. Cioè localizzate in tutti quei comuni del Teramano e dell’Aquilano in cui il virus imperversa causando decine di contagi e numerose vittime. In più stop ai mercati settimanali in tutta la Regione dopo che diversi sindaci hanno già emanato ordinanze in tal senso. E infine la possibilità di estendere la didattica a distanza anche alle seconde e terze medie, come chiedono a gran voce assessori della giunta regionale interpretando le richieste dei propri territori.
Su questi tre punti oggi si muove il presidente della Regione Marco Marsilio anticipando le decisioni che saranno prese nei prossimi giorni dal ministro della Salute, Roberto Speranza.

Il presidente della Regione Abruzzo, Marsilio, e l'assessore alla Salute Nicoletta Verì

Zone rosse localizzate significano, in parole semplici, non un vero e proprio lockdown, come è accaduto nella prima ondata delle pandemia Covid, ma ulteriori restrizioni rispetto alla fascia arancione in cui attualmente si trova l'Abruzzo. Restrizioni come i negozi chiusi ad eccezione di alimentari, farmacie, tabaccai ed edicole. Restano aperti anche parrucchieri, barbieri e lavanderie. Oppure spostamenti consentiti 24 ore su 24 solo per motivi di lavoro, salute, necessità e studio e per accompagnare i figli a scuola e con autocertificazione.
Per quanto riguarda i mercati, la decisione viene data per scontata dai componenti dell'Unità di crisi che si è riunita ieri in Regione, mentre è ancora aperto il discorso sulle scuole dove occorre però fare una considerazione. Per le medie incide molto il problema delle mense dove si mangia senza mascherine, un problema che con la didattica a distanza verrebbe però risolto.
Questa mattina, o al massimo nel pomeriggio, il Comitato tecnico scientifico regionale si riunisce per esaminare analiticamente i dati, compresi quelli numericamente molto importanti della giornata di ieri, per fornire all'assessore alla Salute, Nicoletta Verì e a Marsilio «proposte motivate e puntuali sulla base delle quali emanare le conseguenti ordinanze». Non è escluso che, in base agli alti numeri dei contagi, siano coinvolti i capoluoghi oltre che grossi centri della Marsica della provincia di Teramo.  (l.c.)

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