Rientro a scuola: mensa, niente rate ma solleciti a pagare con il 25% in più

24 Agosto 2025

L’ira dei genitori: «Questa è una discriminazione sociale». Ma il Comune si difende: «Noi, estranei a queste procedure»

PESCARA. A pochi giorni dal ritorno a scuola, esplode la rabbia dei genitori che in questi giorni si sono visti recapitare lettere di recupero crediti da parte della società Elior Ristorazione Spa., la ditta incaricata del servizio mensa, con l’aggiunta di spese legali che arrivano fino al 25% del debito totale. Il tutto, denunciano i genitori, nonostante l’amministrazione comunale avesse promesso la possibilità di una rateizzazione e fissato un incontro ufficiale per il prossimo 3 settembre. A farsi portavoce della protesta è il Comitato dei genitori, che in una nota diffusa ieri parla apertamente di «scelta sproporzionata e inaccettabile» da parte di Elior, ma anche di una retromarcia dell’amministrazione comunale rispetto agli impegni presi pubblicamente. L’accusa è chiara: «Colpire famiglie già in difficoltà economica con nuove spese, per giunta legali, significa calpestare il principio di equità».

«LA MENSA È UN DIRITTO» I genitori ricordano che la mensa scolastica, nel tempo pieno, è parte integrante dell’orario educativo, come stabilito dalla normativa nazionale e da una sentenza della Corte costituzionale. Di conseguenza, l’accesso al servizio non può essere condizionato da ragioni economiche. «Il diritto allo studio e alla refezione scolastica va tutelato con equità e solidarietà, non con procedure vessatorie», scrivono i genitori, chiedendo che il Comune formalizzi un piano di rateizzazione per chi è in difficoltà e che venga chiesto a Elior di ritirare immediatamente le spese legali applicate nelle lettere inviate. Il timore diffuso è che queste misure finiscano per alimentare una vera e propria discriminazione sociale: chi è più fragile economicamente rischia di vivere con angoscia l’inizio dell’anno scolastico.

IL COMUNE A rispondere ieri è stata l’assessora alla Pubblica istruzione Valeria Toppetti, che prova a rassicurare le famiglie: «La posizione del Comune resta invariata e coerente con quanto dichiarato sin dall’inizio», dice in una nota, «nessuna famiglia verrà esclusa dal servizio mensa anche in caso di morosità». Toppetti ha chiarito che il capitolato d’appalto non consente alle società di rifiutare le iscrizioni, ma che la gestione dei crediti resta una questione tra le società e gli utenti. «Il Comune è estraneo alle procedure di recupero», ha specificato, pur aggiungendo che alle famiglie dovranno essere richiesti solo gli importi dovuti, senza aggravi legali «a meno di declaratorie giudiziarie derivanti da procedimenti già avviati». L’assessore ha inoltre annunciato un incontro con le società di refezione nella giornata di domani, per fare il punto della situazione e valutare ogni aspetto operativo. Ma intanto il malumore cresce e l’anno scolastico si apre in un clima di incertezza e tensione. Nei giorni scorsi i genitori avevano già sollevato problemi legati alle iscrizioni, poiché diverse famiglie non riuscivano ad eseguire la procedura, sulla piattaforma Ecivis del Comune, poiché non sono in regola con il pagamento delle rette pregresse.