Pescara

Si finge maresciallo e truffa un’anziana ad Alanno, giovane fermato a Napoli

30 Ottobre 2025

Il raggiro sventato dai carabinieri di Penne. L’uomo aveva raccontato alla donna che il figlio era rimasto coinvolto in un grave incidente e che, per evitare l’arresto, servivano gioielli e denaro

ALANNO. Aveva bussato alla porta dell’anziana fingendosi l’inviato di un avvocato. Pochi minuti prima, un complice al telefono si era spacciato per maresciallo dei carabinieri, raccontando alla donna che il figlio era rimasto coinvolto in un grave incidente e che, per evitare l’arresto, servivano denaro e gioielli.

Un copione purtroppo noto, quello della “truffa del finto carabiniere”, che l’8 marzo scorso aveva colpito un’anziana residente ad Alanno. Ma questa volta la storia ha avuto un epilogo diverso: il presunto autore è stato individuato dai carabinieri e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, nel Napoletano. Le indagini, condotte dai militari della compagnia di Penne, guidata dal capitano Alfio Rapisarda, hanno permesso di ricostruire in dettaglio la truffa. Fondamentali si sono rivelate le immagini delle telecamere di videosorveglianza di un condominio vicino all’abitazione della vittima, che hanno immortalato il momento in cui il truffatore entrava nel palazzo.

Da un fotogramma nitido, gli investigatori sono riusciti a ottenere una descrizione precisa del giovane, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici. La successiva conferma è arrivata proprio dall’anziana, che lo ha riconosciuto tra diverse fotografie mostratele dai carabinieri. Il gip del Tribunale di Pescara, accogliendo la richiesta del pm Giuliana Rana, ha emesso l’ordinanza di obbligo di dimora, convalidando le risultanze investigative raccolte. L’arma dei carabinieri rinnova l’appello ai cittadini, soprattutto agli anziani, a diffidare di chi si presenta come appartenente alle forze dell’ordine, avvocato o funzionario pubblico chiedendo denaro o preziosi. In caso di dubbi, è sempre fondamentale contattare il numero di emergenza 112 o un familiare di fiducia. Prosegue intanto l’attività di prevenzione dei carabinieri, con incontri informativi e campagne di sensibilizzazione su tutto il territorio provinciale.