Vasto

Troppa violenza tra i minorenni, i sacerdoti di Vasto e San Salvo: «Iscrivete i figli al catechismo»

20 Settembre 2025

Dalle parrocchie delle due città l’invito ai genitori ad aderire alle iniziative di crescita spirituale: «La dottrina cristiana accompagna i ragazzi nei momenti di gioia e di difficoltà»

VASTO

La cronaca ogni giorno racconta di episodi violenti che hanno per protagonisti adolescenti e talvolta bambini. Con la riapertura delle scuole in tutti gli istituti scolastici riparte l'attività di prevenzione contro il bullismo. Ma si cercano anche altre forme di socializzazione che potrebbero educare e indirizzare i bambini verso una crescita sana. Dalle parrocchie di Vasto e San Salvo parte l'ìnvito alla famiglie di iscrivere i bambini al catechismo. Per il sindaco di Vasto, Francesco Menna, è una iniziativa lodevole. «Le parrocchie e lo sport sono due ambiti che aiutano i giovani ad avere sani valori e principi», afferma Menna. «In questo don Bosco è stato un maestro e una guida. Diceva studia come farti amare e non come farti temere. Questo bisogna insegnare ai bambini».

Per l'assessore Nicola Della Gatta, ogni luogo dove si costruisce valore può aiutare i bambini a crescere meglio. «Sia un luogo laico che religioso, ovunque si costruire valore è positivo. Il valore della comunità e della condivisione pacifica e lontana da ogni forma di violenza è senz'altro educativo».

Da San Salvo le parrocchie lanciano un messaggio. «Con l’arrivo di settembre, le scuole hanno riaperto i battenti e i bambini sono tornati tra i banchi, pronti a imparare, crescere, sperimentare. Ma c’è un’altra scuola, più silenziosa e profonda, che inizia proprio in questo periodo: quella della fede. Il catechismo della prima comunione è molto più di un percorso formativo. È una palestra dell’anima, dove i bambini imparano a conoscere sé stessi, Dio, e il senso profondo della vita. Come si manda un figlio a ginnastica, a musica, a inglese, perché possa crescere armoniosamente, così si sceglie di accompagnarlo nel cammino spirituale, perché possa crescere anche interiormente», annotano don Raimondo Artese, don Antonio Totaro e don Gianluca Catania. «Insieme, in gruppo, con gli altri bambini della comunità, si scopre che la fede non è una teoria, ma un’esperienza viva. Si parla di amore, di perdono, di bellezza. Si affrontano le grandi domande che abitano ogni cuore umano: Chi sono? Da dove vengo? Cosa c’è dopo la morte? Il catechismo non è solo per i bambini ma per tutta la famiglia: è un dono che si porteranno dentro per tutta la vita. È un seme che germoglia nel tempo, che li accompagnerà nei momenti di gioia e in quelli di difficoltà. È una luce che non si spegne».

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