Ville dannunziane, il cammino in 15 tappe

Proposta dell’associazione guidata dall’architetto Boccuccia alla scoperta degli edifici liberty in città
PESCARA. Un cammino nella storia di Pescara, che va dalla riviera nord a quella sud, passando per la pineta, la stazione di Porta Nuova e viale d’Annunzio.
Le tappe sono una quindicina di ville liberty che impreziosiscono il moderno tessuto urbanistico della città. In occasione delle festività natalizie, ormai prossime alla loro conclusione, l’associazione Ville e Palazzi Dannunziani, guidata dall’architetto Anita Boccuccia, ha proposto un “Percorso stellato”, un itinerario ecologico, turistico e culturale. Su cancelli o facciate delle ville e dei palazzi aderenti all'associazione, sono comparse stelle dorate «scelte come emblema natalizio, ma anche come simbolo di bellezza e come una guida che porta a conoscere queste meravigliose strutture», spiega l'architetto.
Per il secondo anno, si è venuto a creare un «percorso augurale che si snoda per tutta Pescara avvolgendo la riviera nord in centro, passando per Porta Nuova e la riviera sud in pineta». Le ville ed i palazzi stellati sono: villa Massignani, villa Argentieri oggi Istituto Nostra Signora, Palazzo ex Grand Hotel, villino Lodovico Costanzo, villino Marino-Cipollone, villino Di Girolamo, villa Anna (viale Primo Vere), villa Zecca-Pistilli, villa Gianmaria, villino Geniola, villa Pace, villa Coen, villino Scolozzi, villino Cirillo, villa Anna (via Scarfoglio).
Il percorso esce al di fuori dei confini cittadini, spostandosi nella provincia di Chieti, con Palazzo Martucci a Cannosa Sannita, e nell’Aquilano, con Palazzo Agrippa a Bominaco. «Il percorso stellato augurale evidenzia il paesaggio storico ed artistico della città e delle province interne dell’Abruzzo promuovendolo per itinerari turistici», afferma la presidente. «L’obiettivo, come lo scorso anno, è di promuovere questo circuito nelle scuole, organizzando visite guidate attraverso simboli della storia di Pescara».
Ma c’è un altro obiettivo per il 2023 dell’associazione, e cioè di avviare una collaborazione con l’amministrazione comunale e con la Soprintendenza per valorizzare questo tessuto storico e paesaggistico. «Ormai chi va in giro cerca storia e cultura. L’opinione pubblica è molto più interessata di quello che si potrebbe pensare e quindi potrebbe essere molto interessante favorire percorsi dove si cammina, si fa sport, si sta all'aria aperta e al tempo stesso si scopre la storia di queste strutture». (m.pa.)
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