L'attaccante Christian Galano, 28 anni, al primo anno con la maglia del Pescara

IL PESCARA VEDE LA ZONA PLAY OFF

Gol e punti, Galano sulla via dei bomber 

Sulle orme di Mancuso e Lapadula, l’attaccante (6 reti) punta a battere il record personale e al trono dei capocannonieri

PESCARA. Fattore G. Il talento? Un convertitore di difficoltà. Chi ha talento riesce a trasformare l’impossibile in ordinario, come Christian Galano. Il fattore G del Pescara di Zauri è l’attaccante foggiano. Capocannoniere dei biancazzurri, con sei gol realizzati, terzo nella classifica dei bomber della B dietro a Iemmello (9 gol, di cui 5 su rigore), Simy e Marconi (7 reti). Il 28enne pugliese dopo una stagione, la scorsa, in chiaroscuro a Foggia si è ripreso la scena e vuole battere il record di gol in carriera.
Due anni fa a Bari ne realizzò 14, più un altro nei play off. Il suo rendimento, dati alla mano, in proiezione lo potrebbe portare tranquillamente a sfondare il muro dei 20 centri. Il furetto biancazzurro grazie ai suoi guizzi ha contribuito a portare in dote al Delfino 12 dei 16 punti conquistati finora. Pordenone, Cosenza, Ascoli e Pisa le squadre alle quali il “Robben di Puglia” ha fatto assaggiare i suoi colpi letali.
Sabato contro il Pisa ha sbagliato un calcio di rigore, ma, poi, ha realizzato il gol del 2-0 con una grande azione personale. Senza dimenticare la traversa centrata nel finale. Per l’allenatore biancazzurro Luciano Zauri, Galano, è indispensabile e non a caso è il giocatore con più minuti (935). «Purtroppo capita di sbagliare un calcio di rigore», ha affermato il capocannoniere del Pescara dopo il tris al Pisa, «per fortuna poi ho realizzato il gol del 2-0 che ha chiuso la gara. Memushaj mi ha servito un pallone d’oro, quando hai in squadra giocatori come lui o Machìn diventa tutto più facile». L’estrema facilità di esecuzione della punta lascia ben sperare per il futuro.
Galano punta al primo posto della classifica dei cannonieri e vuole frantumare il suo record personale. «A Bari due anni fa ho fatto 15 gol tra campionato e play off, ora spero di farne tanti per arrivare lontano con il Pescara». Dopo 11 partite l’attaccante biancazzurro ha gonfiato sei volte la rete degli avversari. Un solo gol in meno rispetto a Mancuso, il quale, nella passata stagione, ne aveva fatti 7. Le stesse reti di Lapadula nel 2015 e una in più di Melchiorri (2014) e Maniero (2013), mentre Immobile nel 2011 era a quota 8. Come Pettinari, nel 2017.
Dati alla mano, Galano può tranquillamente puntare a vincere il festival del gol e già sabato contro l’Empoli sfiderà il suo predecessore, Mancuso, che di gol l’anno scorso ne ha realizzati 19 con la maglia biancazzura. Nella passata stagione il Pescara era Mancuso-dipendente e le sorti della squadra di Pillon dipendevano parecchio dalla vena realizzativa del bomber ora in forza ai toscani. Il Delfino di quest’anno, invece, è diventato il primo attacco della B (20 reti) grazie alla cooperativa del gol con Galano (6), Machìn (5), Memushaj (2), Tumminello (2), Busellato (1), Campagnaro (1), Palmiero (1), Maniero (1), Borrelli (1).
La forza del gruppo, quindi, è determinante e lo sarà anche per il futuro. Zauri in questa prima parte di stagione ha sperimentato tanto, forse anche troppo, ma adesso ha trovato il giusto equilibrio con il 4-3-2-1, con Machìn libero di agire dietro la punta. Con Tumminello ko, Maniero e Brunori finiti un po’ ai margini, ecco che dal cilindro il tecnico marsicano ha pescato il giovane Gennaro Borrelli.
Il classe 2000 è andato in gol sabato, ma è stato determinante anche in altre azioni offensive, come quella del terzo gol di Machìn. Zauri si è affidato ai giovani, ha abbassato la media età in campo rispetto alla gara di Ascoli, per esempio, e adesso deve trovare la continuità di risultati. La strada è quella giusta, almeno così sembra.
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