Il Lanciano continua a volare e si piazza al quarto posto / Foto

Vastola e Gatto non lasciano scampo alla Pro Vercelli. Ma Cerri si fa male
LANCIANO. Vince e convince la Virtus targata D'Aversa, che torna al successo dopo due pareggi consecutivi, cogliendo il suo settimo risultato utile di fila e si piazza in piena zona play off, approfittando anche dei molti pareggi delle altre.
Una squadra pragmatica e al tempo stesso propositiva, capace di sfruttare al meglio le palle inattive, potendo contare sul sinistro "telecomandato" di capitan Mammarella. Che dopo essersi sbloccato segnando, in terra irpina, il suo primo gol stagionale, è tornato alle antiche abitudini, sfornando assist a ripetizione per i compagni. In particolare a Vastola e Gatto, il cui uno-due (in avvio e chiusura di primo tempo) ha indirizzato per il verso giusto la gara, attenuando così il rammarico per la prematura uscita dal campo del 18enne Cerri. L'incontro dell'azzurrino dell'Under 19 (per il quale si era scomodato anche il ct dell'Under 21 Di Biagio, presente sulle tribune del Biondi) è infatti durato poco meno di mezz'ora, complice una distorsione al ginocchio sinistro che, qualora interessasse i legamenti, rischia di costargli un lungo stop.
Deludente invece la gara della Pro Vercelli, che rimediando il quinto ko su sei gare in trasferta, conferma tutti i suoi limiti quando è chiamata ad esprimersi lontano da casa. Quasi mai pericolosa, al contrario dei locali, che avrebbero anzi potuto anche largheggiare, avendo colpito un legno e chiamato in causa in un altro paio di circostanze l'estremo difensore avversario.
LE SCELTE. Rispetto alla gara del Partenio tre le novità nelle file rossonere, due delle quali obbligate. Orfano degli squalificati Ferrario e Thiam, mister D'Aversa corre infatti ai ripari spostando al centro della difesa Aquilanti (che lascia dunque il ruolo di terzino destro al rientrante Conti), per poi affidare all'ariete Cerri una maglia da titolare al centro del tridente frentano. Il terzo volto nuovo è invece quello di Bacinovic, preferito in cabina di regia a Paghera, in una mediana completata dai "veterani" Vastola e Di Cecco. Mini rivoluzione invece tra i piemontesi, il cui tecnico Scazzola, a dispetto di quanto annunciato alla vigilia, dà vita ad un ampio turn over, cambiando ben quattro elementi su undici: Bani in difesa, Liviero e Matute a centrocampo, e Beretta in attacco. Quest'ultimo preferito, un po' a sorpresa, al capocannoniere della squadra Marchi.
LA CRONACA. Pronti via e la Pro Vercelli va al tiro con Beretta dopo meno di 2': palla di poco alta. Immediata, quanto letale, la replica dei padroni di casa che passano in vantaggio al 4' sugli sviluppi di un classico del loro repertorio: corner calciato da Mammarella per la testa del "bomber" Vastola, alla quinta segnatura stagionale.
Gli ospiti accusano il colpo e rischiano la seconda capitolazione al 15', quando la premiata ditta Mammarella-Vastola va vicinissima al raddoppio. Stavolta però è l'incrocio dei pali a respingere la zuccata del 36enne centrocampista virtussino. Al 25' la tegola per i padroni di casa, costretti a rinunciare, per infortunio, al loro centravanti Cerri, al cui posto entra Monachello. Al 33' gli ospiti invocano il di rigore per una leggera spinta subita da Beretta da parte di Aquilanti. Il raddoppio arriva in pieno recupero: punizione dalla trequarti del solito Mammarella e deviazione vincente di testa da parte di Gatto. Nella ripresa Scazzola rischia il tutto per tutto inserendo (nell'intervallo) il bomber Marchi a scapito di un centrocampista. La mossa, di lì a poco bissata con l'ingresso in campo dell'ex Ragatzu, non sembra dare frutti. Se si eccettuano alcune conclusioni (di Belloni al 14', Marchi al 26' e Ragatzu al 43') Nicolas non corre rischi, finendo col trascorrere un'altra giornata di quasi riposo. Anzi, a sfiorare il gol è ancora il Lanciano, con Di Cecco e Mammarella.
Stefano De Cristofaro
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