Pescara-Salerno, un asse per definire alcuni scambi

Foggia su Sepe, Legowski e Tongya, granata su Pellacani, Tonin e Meazzi
PESCARA. Mica facile il lavoro di Pasquale Foggia: pochi soldi a disposizione per fare un mercato di serie B. E costruire una squadra sostenibile: che rientri nei costi parametrati dal presidente Daniele Sebastiani e che soddisfi le esigenze del tecnico Vivarini che ha idee diverse dall’allenatore, Silvio Baldini, che ha riportato il Pescara in B dopo quattro anni. Diverse le piste che sta seguendo il ds napoletano. Una porta al centravanti Lorenzo Sgarbi, classe 2001, ex Avellino e Juve Stabia, del Napoli. Un’altra è quella con la Salernitana del ds Daniele Faggiano, grande amico di Daniele Sebastiani. Faggiano e Foggia si sono visti nei giorni scorsi per confrontarsi sui giocatori in uscita che potrebbero interessare. Hanno confrontato anche i costi. Qualcosa faranno insieme, è poco ma sicuro. Faggiano ha chiesto informazioni su Pellacani, Squizzato, Meazzi, Tonin e Bentivegna. Per Tonin c’è anche il Catania rivale della Salernitana nell’ipotetico girone C della serie C della prossima stagione. I due operatori di mercato hanno parlato di costi e contratti. Foggia ha chiesto informazioni sul portiere Luigi Sepe, ex Lanciano, un profilo che piace a Vivarini perché sa giocare la palla con i piedi. Sepe guadagna un milione netto all’anno; però, ha intenzione di spalmare il contratto. E in casa Pescara l’alternativa a Sepe è Francesco Bardi, livornese di 33 anni, che piace anche alla Salernitana. Sull’asse Pescara-Salerno ci sono i nomi di Franco Tongya, 23 enne di Torino, centrocampista, e il polacco Mateusz Legowski, 22 anni, centrocampista di Brodnica, già nazionale under 21. Un obiettivo del Pescara è Flavius Daniliuc, 24 anni, difensore di Vienna, che, però, non gradisce il campionato cadetto e non si è presentato al ritiro di Cascia, indispettendo la dirigenza granata, che si è rivolta all’Assocalciatori. Si stanno cercando incastri tra questi nomi per verificare fattibilità dei costi, volontà dei giocatori ed esigenze degli allenatori. Ad esempio, il Pescara non vorrebbe mandare via Pellacani che sta recuperando dal problema muscolare della finale play off e a giorni rientrerà nel gruppo così come Brosco. Vero che il Pescara vorrebbe riprendere Alessandro Plizzari, ma se il Venezia non lo facesse partire, la scelta sarebbe circoscritta a Desplanches, Bardi e Sepe (se spalmerà l’ingaggio e la Salernitana darà una mano a pagarlo). Va detto che il mercato della B è questo. Aspetta a decollare perché attende i botti della A. E comunque la sua plusvalenza il Pescara l’ha già fatta vendendo il 16enne Arena alla Roma per un milione di euro più Graziani. L’anno scorso gli stessi soldi - o poco meno - arrivarono dalle cessioni di Milani e Mesik in Olanda. È cambiato lo scenario: non più serie C, ma B. E quindi Foggia cerca giovani, ma anche opportunità. Magari qualche esubero di squadre che pur di dar via il giocatore indesiderato gli paga anche l’ingaggio, o gran parte di esso. Altrimenti Lapadula e Coda sono solo sogni per i parametri del Pescara. Tanto per fare un esempio la Sampdoria ha a libro paga il re dei bomber della B Massimo Coda per un’altra stagione (circa 800.000 euro lo stipendio netto). Più percorribile la strada che porta a La Gumina o quella per Gennaro Tutino, 28 anni, sempre della Sampdoria. L'attaccante classe 1988 piace: è reduce da nove gol in 35 presenze nella scorsa stagione. E comunque la premiata ditta Foggia&Sebastiani ha messo in preventivo che per la punta bisognerà alzare l’offerta, senza far saltare il tetto salariale collettivo. Il Pescara per la corsia di destra ha messo nel mirino Livano Comenencia classe 2004 della Juventus con la quale si è anche parlato di un eventuale ritorno di Moruzzi, ma a sinistra Vivarini cerca un esterno più offensivo. Quindi si guarda anche altrove. L’Empoli ha chiesto notizie su Davide Merola, di cui fino a un paio di anni fa era titolare del cartellino. Ufficiale la cessione del terzino Crialese al Cittadella.
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