Calcio serie B

Plizzari rivela: «Due notti senza dormire dopo il trionfo». E i giocatori sui social ringraziano Baldini

22 Giugno 2025

La squadra biancazzurra omaggia il tecnico di Massa con messaggi di affetto e gratitudine

PESCARA. Intervistato da SportWeek, Alessandro Plizzari, portiere del Pescara, ha raccontato la finale play off vinta contro la Ternana: «Dopo la finale ho passato due notti insonni. Tra adrenalina, festeggiamenti e felicità, non ho chiuso occhio. E in mezzo c’era pure un trasloco. Appena arrivato a casa, la prima sera mi sono addormentato alle 10 e ho dormito fino alla mattina dopo. Baldini ha tirato in mezzo il destino? Prima dei rigori l’allenatore e il resto della squadra hanno fatto la conta. Io non ero lì con loro perché non stavo bene, c’erano i fisioterapisti da me per cercare di rimettermi in piedi. Beh, fanno la conta e che numero esce? Il 22, il mio 22. E da lì ho capito...».

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                                          SALUTO SOCIAL A BALDINI   

«Quando finisce un amore così com'è finito il mio, senza una ragione né un motivo, senza niente». Sono i primi versi, struggenti, della canzone di Riccardo Cocciante che urla al mondo la sua disperazione per un rapporto appena finito. Il mondo del calcio, che a volte ingigantisce i sentimenti peggiori dell’animo umano, in questi giorni sta mettendo in mostra quanto possano essere forti anche i legami che si creano all’interno dello spogliatoio o tra i protagonisti di una squadra e il pubblico. In questo caso si tratta dell'addio di uomo carismatico. Un abile comunicatore che, dal primo giorno, ha usato parole chiave per risvegliare un’intera città dal torpore in cui era caduta dopo tre anni in serie C.

Silvio Baldini, l’uomo della magia, delle frasi ad effetto su Pescara “città accogliente” e “dove tutti possono essere felici”. L’uomo che sa mischiare bene sacro e profano non disdegnando la battuta facile che crea appeal anche con gli addetti ai lavori. In ogni rottura che si rispetti, chi viene lasciato non si dà pace, tormenta il migliore amico anche di notte come Lello Arena con Massimo Troisi nel film “Scusate il ritardo”. Racconta a tutti che non c’era alcun segnale. E invece, i segnali ci sono sempre. Le prime crepe di qualcosa che sta per rompersi sono invisibili solo a chi è innamorato.

Anche per Baldini, qualche segnale di stanchezza, d’inquietudine, di fastidio c’era stato. Nella conferenza stampa dopo la sfida in semifinale con il Cerignola, il mister toscano si presentò in sala stampa con un velo di tristezza, lanciando all’improvviso tra i suoi cavalli di battaglia anche un «può darsi che la prossima stagione io non alleni». E così dovrebbe essere. Il processo di elaborazione della fine di una relazione può essere paragonato ad un lutto con fasi che passano dalla negazione, alla rabbia, alla tristezza e infine, all’accettazione. Nella prima fase la persona lasciata può avere difficoltà a comprendere, soprattutto se chi è andato via lo ha fatto raccontando che «non c’era più la magia».

E quindi, c’è chi affida ai social messaggi di scoramento, anche tra i calciatori del Pescara. Davide Merola: «Grazie mister a lei e al suo staff abbiamo raggiunto un qualcosa di incredibile» con un cuoricino e un delfino che salta dall’acqua. Sempre sullo stresso social il difensore Gaetano Letizia cerca di spiegare il proprio stato d’animo: «Una persona che mi è entrata dritto al cuore. Anche se è scontato dirlo, grazie di tutto», con l’immancabile cuoricino a chiudere tutto. Il vice capitano Filippo Pellacani si affida ad un serafico “Grazie” corredato di cuoricino e di un’originale bacchetta magica a richiamare quella baldiniana. Uno dei suoi pupilli, l’esterno d’attacco Accursio Bentivegna, si lascia andare ad un «Mancherai a tutti», con un cuore dalle dimensioni maggiori rispetto agli altri. Cuoricini a go go anche nei post di Andrea Ferraris, Lorenzo Meazzi, Antonino De Marco, Luca Valzania, Matteo Dagasso e Niccolò Squizzato, intervallati da qualche “grazie” e sullo sfondo le immagini della squadra che esulta. Ma c’è chi non si rassegna e vuole riprovarci, chiedendo all’amato di dargli una seconda possibilità, sicuro che le cose possano aggiustarsi e cambiare.

Nelle ultime ore è nata un’iniziativa social indetta da una fetta della tifoseria che invita tutti “ad andarselo a riprendere”. La spedizione riguarderebbe anche il figlio Mattia, ovviamente. I moderni crociati partirebbero alla volta di Massa per riportare a casa l’eroe Baldini con annesso fido scudiero, riconducendoli in riva all’Adriatico tra tutti gli onori e tra due ali di folla, con la banda che intona “Gente di mare”.

Ettore Cappetti

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